Alla ricerca della felicità

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“Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno”

Non c’è parola più abusata della parola “felicità”, così banale da non sapere precisamente cosa sia e nemmeno dove trovarla.

La felicità infatti, è un mistero, e oggi sembra che la nostra società voglia farcela associare ad un modello basato unicamente sul possesso e sulla ricchezza.

In realtà però, secondo diverse indagini condotte dal Global Happiness Report, sembrerebbe che i paesi più poveri (e tra essi troviamo ai primi posti il Brasile e l’India) siano più felici rispetto a quelli ricchi.

Al contrario nei paesi più abbienti, il tasso di depressione ogni anno cresce sempre di più e anche il numero di suicidi aumenta notevolmente. Ciò è alimentato da diversi fattori come disagio psicologico, differenze di reddito, disoccupazione e isolamento sociale.

Negli ultimi tempi malesseri come autolesionismo, depressione, consumo di antidepressivi e in casi estremi il suicidio, si manifestano maggiormente nei giovani, i quali crescono in una cultura del grande perfezionismo, che li porta a cercare una perfezione inesistente.

Molto spesso questa ricerca li conduce verso tentazioni le quali si pensa possano aiutare nel raggiungimento della felicità, ma non è assolutamente così; i giovani infatti si rifugiano nell’assunzione di sostanze stupefacenti, che li conducono poi ad una forte dipendenza, quali cannabis, alcool o pasticche.

Queste sostanze però, portano in realtà ad un risultato opposto. Nel caso dell’alcol  si può arrivare ad un intossicazione alcolica che può portare ad un coma etilico e in casi estremi addirittura alla morte, inoltre l’abuso di alcolici danneggia i neuroni, conduce alla riduzione della memoria e della concentrazione, a danni a lungo termine sugli organi interni e rischi oncologici; ma anche problemi da un punto di vista psicologico come insicurezza, ansia e scarsa capacità di controllare le emozioni.

Lo stesso vale per le droghe, che portano a comportamenti irrequieti e aggressivi, trascuratezza di studi e amicizie.

Al contrario ci sono persone che invece provano a raggiungere la felicità in altri modi, in maniera più sana per se e per la propria salute, cercando di essere sempre grati, di ringraziare anche solo di essersi svegliati e all’opportunità di vivere; affrontando la vita con il sorriso, come dice un vecchio detto “la vita ti sorride se la guardi sorridendo”, si riesce a plasmare la realtà intorno a se e a cambiare la propria percezione delle cose.

Un altro modo per essere felici è il trovare una missione da compiere, cercando di dedicare tutto se stesso in uno scopo.

Ma uno dei modi principali per esserlo è tramite la conoscenza di se stessi, esplorando la propria spiritualità e parlando a se stessi in maniera più profonda.

Gabriella Sallustio



Il Salice

Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


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