Alla scoperta della tragedia greca

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Gli allievi di Valsalice la settimana scorsa hanno avuto la fantastica opportunità di vistare la Sicilia. 

La prima tappa è stata Ortigia, magnifico centro storico della nota città di Siracusa, in cui i ragazzi hanno soggiornato. A Ortigia hanno visitato la sua cattedrale, il centro e la fonte Aretusa. Hanno anche fatto un giro in barca e un tuffo presso le grotte marine.

A Siracusa durante la prima mattina non poteva  mancare il giro nel sito archeologico della Neapolis in cui è stato possibile visitare il teatro greco, la grotta del Ninfeo, dei Cordari e le latomie siracusane, in particolare il bellissimo orecchio di Dioniso. Il tour al sito archeologico della città durante il giorno ha permesso di vedere la differenza tra il teatro di giorno e di notte. La sera infatti gli allievi hanno assistito a ben due tragedie greche: l’Edipo re e Ifigenia in Tauride. 

Entrambe le tragedie sono state magnifiche; sicuramente però Edipo re era di un altro livello. Il tramonto, la natura tutto intorno, il teatro greco pieno di gente, sono tutti fattori che hanno reso la visione di queste tragedie quasi indimenticabile. La sensazione di vedere un’opera rappresentata in un posto del genere è sicuramente unica. E’ inutile dire che l’Edipo re è stato rappresentato in modo magnifico con delle scene bellissime. La tragedia oltre ad essere bella da vedere, aveva anche un contenuto molto interessante. Il giorno dopo gli allievi hanno discusso dell’opera in mezzo al bellissimo teatro di Taormina, giungendo a questa conclusione. 

L’Edipo re, pur essendo stato scritto migliaia di anni fa porta con sé tematiche estremamente attuali in cui il pubblico può rivedersi. Infatti l’iter che compie Edipo è un crescendo di emozioni finalizzato a scoprire la verità: le sue origini. Sicuramente come storia è molto interessante, ma è inutile dire che vederla rappresentata nel teatro greco di Siracusa e non solo sui libri, rende l’opera ancora più accattivante e soprattutto indimenticabile. 

La seconda tappa è stata la città di Taormina, forse una delle più belle in Sicilia. Ovviamente come prima cosa hanno visitato il bellissimo teatro greco con lo scorcio sul mare, luogo indubbiamente suggestivo. Era infatti spettacolare passeggiare tra il verde circondati dal mare in mezzo ad un teatro greco: un’esperienza che non tutti hanno la fortuna di fare. Come precedentemente anticipato, in un angolo del teatro le classi hanno discusso di entrambe le tragedie, di come fosse Sofocle a parlare al pubblico anche a distanza di anni, e non fossero i personaggi. E’ infatti emerso il tema dell’immortalità dell’arte.

Dopo una lunga passeggiata per la città di Siracusa, il ritorno a Siracusa per poi tornare a casa.

Vittoria Cusato



Il Salice

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