Ho(a)xygen, Storia di una rivoluzione tecnologica promessa
Renzo Revello è un “racconta storie” moderno, grande appassionato di sport, soprattutto di calcio e di musica, pioniere della radio “libera”, voce storica di Radio Alfa Canavese. Con Ho(a)xygen esordisce come scrittore mettendo a frutto tutte le esperienze maturate sia in ambito lavorativo che sociale.
L’autore stesso definisce la sua opera prima una “storia semiseria di una rivoluzione tecnologica promessa”, di giovani ammirevoli in grado di reggere quelle difficoltà che i loro padri non sono stati in grado di affrontare.
Il Canavese, non solo luogo ricco di storia e di cultura, per alcuni anni “cuore pulsante” dell’evoluzione e della rivoluzione informatica, fa da sfondo ad una “storia vera” che vede protagonisti un gruppo di giovani coinvolti in un progetto innovativo mirato alla salvaguardia del pianeta.
Siamo nel 2015 e, mentre alla Conferenza di Parigi viene approvato l’accordo internazionale sul clima, firmato da quasi duecento governi, tra cui quelli di Cina e Stati Uniti, i principali responsabili delle emissioni di gas serra, a Garlico, piccolo borgo pressoché inesistente sulle carte geografiche, venti ragazzi partono alla conquista del mondo provando a produrre energia senza inquinare.
Tante menti, diverse tra loro per carattere e passioni, che fanno gioco di squadra per tentare di realizzare una missione “quasi” impossibile.
In questo resoconto di sei mesi di vita reale emerge l’entusiasmo e lo spirito combattivo di un gruppo che porta una speranza in più per la salvaguardia del pianeta con la finalità di generare lavoro, di produrre e di far rivivere un piccolo borgo che si sta disabitando, dando una possibilità di rinascita ad un territorio caduto in declino.
Lo stile narrativo è avvincente, a tratti paradossale, e non mancano momenti di vera ilarità grazie all’uso di termini appartenenti al gergo manageriale e calcistico.
Un’altra peculiarità è che Ho(a)xygen racchiude anche una colonna sonora grazie alla citazione al termine di ogni capitolo di brani definiti “capisaldi” della musica anglosassone dagli anni settanta ai duemila, tanto amata dall’autore che vanta conoscenze e competenze invidiabili.
La prefazione è a cura di Dario Rei, professore universitario alla Facoltà di Scienze Politiche dell‘Università di Torino.