Never stop learning, incontro con Umberto Mangiardi

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“Le scelte influenzano ma non definiscono, reinventarsi ogni giorno è fondamentale.”

Così Umberto Mangiardi il 28 novembre in un incontro con la redazione del Salice ha introdotto la sua storia nel mondo del giornalismo e poi del digital marketing.

La sua passione per la scrittura, infatti, affonda le sue radici nella redazione del Salice, che ai tempi era composta da 15, massimo 20, redattori. Le edizioni erano 3 all’anno, e il Salice era un luogo intimo e interessante.

Dopo la maturità si è iscritto alla facoltà di giurisprudenza, percorso che però non ha apprezzato, e da neolaureato ha deciso di cambiare strada. Così dopo un concorso, ha passato i 4 mesi estivi nella redazione della Gazzetta dello Sport.

La redazione, cuore pulsante del giornale, ci viene così presentata da Umberto come centro dinamico e frenetico di notizie che prendono forma con estrema velocità: sfrecciano notizie su Wimbledon, sulle Olimpiadi, fino al tour de France. Umberto ha poi delineato il rapporto importante tra le notizie e i giornalisti: bisogna identificare le notizie “notiziabili”, informazioni che riescono a colpire direttamente l’interesse del lettore, proporle ai capi redattori. Solo se promosse, verranno scritte e poi pubblicate. Umberto ci ha descritto anche i lati più faticosi ed estenuanti di questo mestiere vivo e incessante spesso scandito da orari irregolari e scadenze pressanti.

In seguito ha deciso di cambiare nuovamente strada immergendosi nel mondo del digital marketing, cioè l’insieme delle strategie e attività svolte online, su internet e social, per promuovere un brand, un prodotto o un servizio con il fine di raggiungere i destinatari giusti. 
Serve a farsi conoscere, coinvolgere gli utenti, trasformarli in clienti e misurare facilmente i risultati attraverso dati e interazioni.

Il mondo della comunicazione è sempre di più in evoluzione, e Umberto ci ha così sottolineato quanto sia importante il never stop learning: si è continuamente chiamati a imparare nuove modalità di divulgare, ed emerge così un aspetto dinamico e stimolante di questo lavoro, ma anche faticoso e impegnativo. La tecnologia, per esempio, sta diventando sempre più importante, e dobbiamo approcciarci a essa come un nuovo strumento da cui trarre benefici e di cui comprendere limiti e difetti. Dobbiamo superare l’idea di un lavoro statico e di un percorso senza deviazioni.

Dunque la carriera di Umberto è stato un viaggio trasversale nel mondo della comunicazione e nel viaggio delle scelte gli errori sono semplici pietre lungo il sentiero: inciampi momentanei che ci ricordano che nessun cammino è davvero lineare.

Umberto ha concluso il suo incontro spiegando che bisogna sbagliare, sbagliare tanto, sbagliare in fretta e studiare l’errore: solo così i nostri errori diverranno successi. A volte è proprio una svolta imprevista a portarci sulla strada più luminosa: ciò che sembra un ostacolo può diventare un punto d’appoggio, e ogni errore, se accolto e compreso, può trasformarsi nella spinta che ci porta più lontano.

Costanza Castorina



Il Salice

Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


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