Nel cuore di Canale 5

di Camilla Marino e Veronica Fiore
Venerdì 28 febbraio la redazione del Salice ha avuto l’opportunità di visitare presso Cologno Monzese gli studi di Canale 5: un mondo complesso, avvincente e tecnologico. Ogni programma è il risultato di un lavoro accurato e di una perfetta organizzazione, che garantisce agli spettatori un intrattenimento di altissimo livello.
Da sempre cuore pulsante di Mediaset, Canale 5 è un colosso dell’intrattenimento che ogni giorno porta nelle case degli italiani programmi, notizie e spettacolo. Ma cosa accade dietro le quinte? Quali sono le strutture, le tecnologie e le persone che rendono possibile questa macchina produttiva? Per rispondere a queste domande siamo stati accompagnati all’interno degli studi dallo staff.
La prima tappa ovvero quella di arrivo è stata la torre tecnologica di Mediaset. Essa è il centro nevralgico dell’azienda: qui arriva tutto il materiale prodotto negli studi di Roma e in quelli di Milano, per poi essere trasmesso sulle reti nazionali. Un punto di raccordo essenziale, dove la tecnologia garantisce la massima efficienza e qualità.
Accanto a questa struttura, troviamo la Cimice 44, la concessionaria pubblicitaria di Mediaset, un punto strategico per la gestione degli investimenti pubblicitari. La Cimice 46, invece, ospita la direzione legale, gli acquisti e il personale.
Non visitabile, ma non per questo meno importante: il Media Center, uno spazio dedicato interamente ai dipendenti, che a causa del costante orario lavorativo non possono allontanarsi dagli studi. Ma esso offre numerosi servizi per i dipendenti e per le loro famiglie, garantendo loro servizi di qualità come: scuole, negozi, centri medici, parafarmacie, librerie e altro ancora.
La Cimice 48 ospita gli uffici dell’alta direzione di Mediaset, tra cui quello che fu di Silvio Berlusconi.
La Produzione Televisiva è un Sistema organizzato. Canale 5 può contare su 11 studi televisivi, ciascuno dedicato a una specifica produzione. Alcuni programmi storici hanno studi esclusivi, come La Ruota della Fortuna, Caduta Libera, Lo Show dei Record.
Un studio importante è quello de Le Iene, uno degli ambienti più dinamici e tecnologicamente avanzati. La trasmissione prevede due blocchi di dirette e spezzoni registrati nel pomeriggio, che vengono poi incastrati nel programma.
La gestione è affidata al direttore di produzione, che coordina sarte, truccatori, costumisti, operatori e registi. In caso di imprevisti, una squadra di tecnici e referenti garantisce il regolare svolgimento della trasmissione. L’innovazione è al centro della produzione: la grafica in onda viene generata tramite Ciclo Rama, mentre i LED creano scenografie reali ed immersive. La telecamera sul tetto riprende l’intera sala dall’alto, offrendo inquadrature spettacolari, mentre le steadycam consentono riprese in movimento fluide.
Tutto il sistema è digitalizzato grazie a Dalet, che ha sostituito l’uso delle vecchie cassette Beta: ora i giornalisti inseriscono i contenuti in formato file, velocizzando l’accesso e la produzione del materiale.
Sempre nel campo della comunicazione di notizie abbiamo Striscia la Notizia che è molto più di un semplice tg satirico: è una vera istituzione televisiva.
Il programma si basa su un sistema di produzione doppia, con due coppie di veline e una doppia scalinata, per raccogliere il maggior numero di voci possibili. Ogni giorno arrivano circa 300 segnalazioni via email, che vengono attentamente analizzate dalla redazione.
All’interno degli studi è presente il Museo di Striscia, che raccoglie oltre 1.500 filmati storici, gadget iconici, fotografie e strumenti utilizzati nelle inchieste. Tra i reperti più significativi troviamo le microcamere distrutte, le cassette con documenti su inchieste scottanti e persino l’abito con i colori dell’Italia, che portò alla trasmissione una denuncia.
Dopo aver visitato gli studi dove si svolgono i collegamenti live abbiamo avuto modo di capire come la regia lavora attraverso lo stretto contatto con i conduttori per garantire una comunicazione immediata e precisa proprio durante la diretta.
Un esempio è Rete 4 oppure più conosciuto è il centro della produzione sportiva, che si occupa di eventi come la Coppa Italia e il calcio nazionale. Qui, i conduttori analizzano il gioco, discutono delle partite e si collegano direttamente con gli stadi. L’illuminazione è progettata per essere meno impegnativa, garantendo comunque una qualità elevata.
Ultima tappa: lo Studio Light, invece, è una regia avanzata utilizzata per la produzione di rubriche di moda, reportage e documentari, nonché per la gestione degli schermi verdi. L’intera produzione Mediaset è all’avanguardia grazie a tecnologie avanzate.
Osservando tutti questi sistemi e la loro complessità siamo riusciti a capire come una cosa che noi diamo per scontato, accendere la televisione e guardare la puntata di una trasmissione, in realtà sia frutto di un enorme lavoro.
Questa visita ci permesso di immergerci nelle dinamiche dietro la produzione giornalistica oppure i semplici programmi, offrendo una comprensione approfondita di come l’innovazione e la creatività si intersechino nella produzione di contenuti, evidenziando l’importanza della preparazione, della professionalità e dell’etica professionale che si nascondono dietro il grande schermo.