Combattere il patriarcato a suon di streghe e fantasmi
Venerdì 10 maggio abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla conferenza tenuta al Salone del libro dalla traduttrice Valentina Colafatti.
Valentina Colafatti ha presentato un’autrice fortemente femminista del 1800 di nome Charlotte Gilman.
Charlotte nasce il 3 luglio 1860 nel Cunnecticut; inizialmente faceva parte di una famiglia ricca quando il padre abbandona lei e la madre non lasciando loro molti soldi. Così Charlotte viene cresciuta dalle sue tre zie paterne. Nel 1884 sposa Charles Stetson e ha da lui un’unica figlia, Katharine. Dopo, Charlotte soffre di una grave depressione post-partum, tanto che i medici la costringono alla cura del riposo. Obbligata a rimanere a letto, Charlotte passa le giornate a fissare la carta da parati gialla che si trova davanti al suo letto; da queste esperienza Charlotte sfoga la sua rabbia verso il marito. Secondo il suo parere era stato lui a costringerla a letto e scrive un libro intitolato “La carta da parati gialla”. Questo romanzo racconta di una protagonista senza nome soggiogata al marito e che osserva ossessivamente la carta da parati gialla della sua camera, arrivando addirittura a creare un mondo tutto suo.
Charlotte scrive altri libri come ad esempio “Se fossi un uomo” in cui la protagonista trascorre una giornata nella mente di suo marito, calcando molto sulla costrizione fisica delle donne, obbligate ad indossare cappelli, tacchi e corsetti.
Un altro libro è “Quando ero una strega” in cui una donna ottiene la magia nera e sviluppa dei pensieri malsani e tremendi riguardo gli animali e le persone. Questo libro si incentra molto sul personaggio femminile malvagio, molto meno presente nella letteratura rispetto al personaggio malvagio maschile, perché le donne non devono essere raffigurate come creature angeliche e sempre gentili.
Nei libri di Charlotte sono presenti sia elementi gotici sia femministi, appunto perchè le donne nel gotico o nelle storie horror e macabre sono sempre raffigurate come creature malvagie, che persuadono e ingannano ed anche per questa credenza che gli uomini hanno sempre cercato di assoggettarle al loro volere e sottometterle, erano e sono ancora oggi considerate pericolose e scomode. Gli uomini hanno sempre avuto paura delle donne perchè in cuor loro sanno che sono capaci di pensare e ribellarsi, di diffondere idee e opinioni e di sollevare rivolte e rivoluzioni. Charlotte per tutta la sua vita ha difeso questi valori nei suoi racconti, esponendosi e correndo molti rischi. Charlotte, si suicida con il cloroformio quando le viene diagnosticato un cancro al seno, perché vuole mantenere il controllo sul suo corpo e sulla sua vita perfino in fin di vita.
Charlotte Gilman
È stato molto costruttivo perché abbiamo potuto apprezzare il potere della letteratura in molti contesti, in questo caso il femminismo. Allo stesso tempo, questa conferenza ci ha reso coscienti di quanto le donne abbiano sofferto e lottato in passato e continuino a farlo ancora oggi. In molti paesi del mondo le donne sono ancora represse dagli uomini e assoggettate al loro potere, questo ci rende molto dispiaciuti e amareggiati, perché le donne sono pur sempre persone, non fanno solo parte di un genere ritenuto inferiore e hanno il diritto di essere trattate con civiltà e umanità come tutti gli esseri viventi su questo pianeta.