Amicizia = felicità
di Martina Sensi
“Di tutti i tesori che la saggezza può ammassare per la felicità, l’amicizia è il più grande, il più inesauribile, il più dolce. Chi è persuaso che nella vita non c’è nulla di più solido dell’amicizia, conosce l’arte di affermare il suo spirito contro il timore dell’eternità o della durata del dolore. … L’amicizia percorre danzando la terra, recando a noi tutti l’appello di aprire gli occhi sulla felicità.” Attraverso questo pensiero sull’amicizia del filosofo greco Epicuro possiamo comprendere il pensiero che gli antichi Greci avevano riguardo questo concetto. L’amicizia in greco si definisce φιλία da cui affettività, affettuosità, fedeltà. La φιλία greca è un’amicizia disinteressata dove non c’è nessuna utilità ed è in grado di aprirti la porta verso la felicità.
È qualcosa di affine e complementare; si potrebbe definire naturale perchè nasce e non può morire, poichè predestinata, cioè che non si poteva non incontrare nella propria vita, differentemente rispetto all’ἔρως, la passione, caratterizzato da alti e bassi, conclusioni e ritorni.
Fin da piccoli avvertiamo il bisogno di avere accanto una persona con cui condividere avventure e giochi. Durante l’età infantile è noto come sia più semplice instaurare dei rapporti d’amicizia, bastano due parole e un sorriso per far scattare la simpatia. Man mano che però si cresce si inizia a cercare in un amico non solo una persona a noi affine con cui trascorrere dei bei momenti, ma anche un confidente qualcuno di cui sentiamo di poterci fidare.
Proprio per questo potremmo definire l’amicizia come una medaglia a due facce dove da una parte abbiamo il concetto positivo della φιλία, dall’altra invece quello più negativo dove è necessario considerare l’eventualità di rimanere delusi ed accorgersi che la persona sulla quale avevamo riposto la nostra fiducia in realtà non era chi credevamo che fosse.
Nonostante si possa cadere in questa eventualità non bisogna lasciarsi spaventare, ma anzi prendere esempio dalle esperienze negative in modo da poter fare un’analisi più attenta degli amici che decidiamo di avere al nostro fianco.