Barbie
Il 20 luglio 2023 è uscito in tutte le sale italiane l’attesissimo film “Barbie” con Margot Robbie e Ryan Gosling, pellicola che ha visto schierarsi su poli opposti critica e pubblico.
La campagna pubblicitaria montata intorno a “Barbie” è stata enorme e mesi prima dell’uscita nelle sale già giravano trailer e video che anticipavano trama e ambientazione; la voglia degli italiani di andare a vedere il live action realizzato sulla più grande creazione della Mattel era tanta, infatti secondo i dati Cinetel solo il 20 luglio sono stati incassati più di 2 milioni di euro.
Il film è stato scritto e diretto da Greta Gerwig, regista nota per i suoi personaggi femminili alquanto anti convenzionali e di conseguenza ci si poteva aspettare una pellicola di questa portata.
I temi principali in questo film sono sicuramente i limiti di entrambi i generi, il patriarcato e il consumismo e sicuramente l’essere donna in una società come la nostra.
In un’intervista la registra stessa ha detto: “Le Barbie sono dei simboli interessanti e complicati, da una parte Barbie viaggiava già nello spazio come astronauta quando le donne negli Stati Uniti non potevano neanche ottenere una carta di credito senza il consenso del marito, il che è fantastico, ma è complesso perché è un prodotto intriso di consumismo”
Per quanto riguarda i critici, hanno pareri molto divergenti: c’è chi trova che il film derida eccessivamente i personaggi maschili e l’azienda fondatrice della Barbie. Altri ritengono di aver assistito a quasi due ore di “pubblicità” il cui fine ultimo era sponsorizzare il prodotti Mattel.
D’altro canto però c’è chi ha dato un riscontro molto positivo dopo la visione del film: un esempio su tanti è quello di Clarisse Loughrey che sullo “Indipendent” ha scritto: “Barbie è uno dei mainstream più fantasiosi, immacolati e sorprendenti della memoria recente – una testimonianza di ciò che può essere raggiunto anche nelle viscere più profonde del capitalismo”. Molti hanno anche lodato la bravura di Gosling nell’interpretare Ken; lui stesso in un’intervista ha detto di “essere nato per il ruolo di Ken”.
Ma ciò che ha catturato maggiormente l’attenzione del pubblico è il monologo di America Ferrera, nel ruolo di Gloria, impiegata della Mattel, la quale recita in maniera più che sorprendente il monologo sull’essere donna.
Questo esprime tutte le contraddizioni, le sfaccettature, le preoccupazioni e le incertezze delle donne, le quali, come dice l’attrice nel monologo, devono sempre essere straordinarie, ma non si sa come sbagliano sempre.
“Non devi mai invecchiare, mai essere scortese, mai darti le arie, mai essere egoista, mai cadere, mai fallire, mai mostrare paura, mai essere sopra le righe, è troppo difficile, è troppo contraddittorio, e nessuno ti dà una medaglia né ti dice grazie, anzi alla fine viene fuori che non solo sbagli totalmente ma che è anche tutta colpa tua”
Questo monologo è diventato così virale e conosciuto perché tocca nel profondo il cuore di ogni donna.