Il divino dipinto
di Andrea Barbero
Sin da quando le prime scimmie antropomorfe hanno iniziato a vivere nelle caverne, è iniziata una tradizione artistica che noi oggi chiamiamo pittura. Nelle grotte dove vissero i nostri primi antenati, abbiamo trovato molteplici figure dipinte, sulle pareti di questi antri, che rappresentavano scene di caccia o rappresentazioni di fertilità; queste erano le prime preghiere che gli uomini facevano a delle entità superiori per propiziare il raccolto o la riuscita nella caccia.
Andando avanti nel tempo non si fecero più pitture rupestri ma l’uomo si mise a costruire enormi templi e statue per ringraziare e onorare gli dèi, come forte esempio abbiamo il popolo dei Maya, i Greci e i Romani. Quest’ultimi avevano un sentimento di timore verso le loro divinità e perciò organizzavano giochi in onore di Giove o facevano sacrifici animali. Successivamente nei secoli, l’adorazione delle divinità si è espansa anche nel mondo della letteratura, in cui svariati poeti hanno sviluppano una propria idea di divino e l’hanno espressa con le proprie opere; l’opera più famosa in questo ambito è sicuramente la Divina Commedia, in cui Dante rappresenta il mondo dell’aldilà secondo le regole e i pensieri del 1300.
Circa due secoli dopo il dipinto divino per eccellenza venne fatto nella Cappella Sistina da Michelangelo, che dipinse la creazione di Adamo, rappresentando Dio come qualcuno di superiore e puro che sovrasta la terra; l’uomo dall’altra parte è sdraiato a terra con sotto il diavolo, inoltre le due figure non si toccano con le dita per poco, ciò sta a significare che l’uomo non può arrivare alla perfezione divina a causa del peccato originale. Da sempre l’uomo ha cercato di scoprire chi o cosa fosse al di sopra di noi, ma dato che non ha possibilità di verificarlo concretamente si è affidato alla religione di modo da avere un punto fermo a cui aggrapparsi e qualcuno di non umano da seguire e a cui affidarsi; così grazie all’arte e alla letteratura le varie religioni hanno cominciato a propagarsi e ora ognuno può seguire quella che preferisce.