Come cambia la vacanza

holiday past

Quando si pensa all’estate la nostra mente ci riporta subito alle vacanze, quella pausa necessaria alla nostra routine quotidiana la quale porta dei cambiamenti alla nostra vita di tutti i giorni. Le cosiddette ferie sono un naturale bisogno fisiologico dell’essere umano. In tutte le culture antiche, i tempi per il riposo erano sacri. Alternare il lavoro con il riposo permette di essere più produttivi e concentrati. La frequenza dell’alternanza riposo-lavoro è un fattore individuale, a seconda del carattere, della predisposizione e dei fattori di stress psico-fisici presenti nell’ambiente, ognuno di noi può sentire il bisogno di più o meno riposo.

Nel corso degli anni però il concetto di vacanza ha avuto un notevole cambiamento, la durata era molto differente rispetto all’attuale, infatti la permanenza nel luogo di villeggiatura, nome ormai quasi in disuso per indicare la località nel quale si svolgevano le ferie negli anni passati, si aggirava intorno ai 2 o 3 mesi.

Il boom economico a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 aveva visto migliorare il tenore di vita degli Italiani. Le vacanze, prima lusso accessibile solo ai ricchi, passo a passo diventano anche disponibili al ceto medio, che prima di allora si poteva permettere qualche utilitaria.

Tra gli anni ’60 e ’70 diventa quasi scontato andare in vacanza con l’intera famiglia per un mese intero per arrivare alla destinazione, stessa ogni anno; le mete più gettonate erano quelle della costa adriatica come Rimini, Riccione o Cattolica.

Negli anni ’80, con l’arrivo dei tour operator e i pacchetti all-inclusive, le vacanze diventano sempre più internazionali; gli Italiani cambiano le loro abitudini, e le vacanze di un mese si dimezzano a due settimane, da passare in qualche villaggio, o struttura alberghiera. Le mete italiane, sempre amate, vengono ampliate, ma non sostituite con quelle estere.

Gli anni ’90 invece diventano portavoce delle vacanze low-cost, della durata variabile, e che vedranno sempre più italiani scegliere le località straniere.

Rispetto a ieri, è molto cambiato anche il modo di organizzare le vacanze; se negli anni ’80-’90 tutti si avvalevano dei tour operator, nel 1997 il 25% dei viaggi venivano organizzati con la prenotazione diretta, oggi con l’espansione della tecnologia è molto attraverso il fai da te. La rete è diventata molto importante e insostituibile, quanto alla prenotazione diretta, soprattutto per trovare l’alloggio ma anche per prenotare il volo, e la nascita dei voli low cost prenotabili e pagabili soltanto attraverso la rete, l’uso del web è cresciuto sostanzialmente.

Per certi aspetti, sopracitati, ci sono stati dei cambiamenti nelle vacanze negli anni, ma qualcosa è rimasto invariato, infatti restano tanti gli italiani che, prevalentemente per ragioni economiche, non vanno in vacanza. Località balneari sono sempre tra le più amate e scelte per le vacanze, e per il trasporto l’auto resta sempre il mezzo più usato. Invece le case private sono molto più frequentate degli alberghi e dei residences

Gabriella Sallustio



Il Salice

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