La paura di avere paura

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Tutti hanno paura. Questa è una delle poche certezze del genere umano. Questo sentimento interiore accomuna ogni persona, di qualsiasi età. L’uomo entra a contatto con le emozioni nei primi anni di vita; i bambini sperimentano attraverso i cinque sensi e in diverse occasioni provano la sensazione del timore e proprio grazie a ciò distinguono il pericolo dalle cose innocue.

Durante la crescita, la paure assume varie forme. Certamente è qualcosa che permane, seppur cambiando spesso faccia. Il fatto che sia un elemento comune in società e che accompagni ciascuno nel proprio percorso di vita, dovrebbe renderla  più un motivo di comunanza e comprensione collettiva. In realtà la paura è considerata un difetto. Si tende a nasconderla, in quanto segno di fragilità e vulnerabilità; allora si scelgono maschere e si adottano filtri per distorcere la propria immagine. Ammettere di provare disagio o preoccupazione in alcune situazioni è alquanto difficile, perché implica mettersi a nudo di fronte al giudizio altrui.

L’uomo spreca il suo tempo a credere di poter sembrare diverso da ciò che realmente è. La paura è in pratica vista come una debolezza da dover nascondere.

Io non ho paura è il titolo del nuovo album del rapper milanese Matteo Professione, in arte Ernia. Le quindici tracce raccontano le sue esperienze personali: Bu!, Buonanotte, Tutti hanno paura, Bastava la metà sono alcune delle canzoni, le quali rimandano al fil rouge del racconto. Il titolo rappresenta la dicotomia tra l’essere consapevoli di provare questo sentimento, suscitato spesso dall’ignoto, e la paura stessa di avere paura. Voler essere a tutti i costi forti e insensibili è umanamente impossibile. Ernia parla dei sui timori, di esperienze vissute che lo hanno formato.

Il quarto album di Ernia, pubblicato dalla Island Records il 18 novembre 2022

La paura deve essere valorizzata, non considerata un motivo di vergogna. Nasce dall’animo, dalla ragione umana. Permette di vivere consapevolmente e di imparare dagli errori. L’uomo si pone delle domande e pone anche dei freni a ciò che fa, ma la difficoltà sta nel darsi delle risposte e trovare delle soluzioni per sconfiggere questa emozione. Si tratta dunque di sconfiggerla, eliminarla. In quanto un nemico, deve essere perlomeno nascosta. Questo è lo sbaglio più grande: la cosa più adatta è imparare a conviverci, perché sarà sempre presente. La disumanità del tentativo di eliminarla rischia di portare l’uomo ad annullarsi completamente, a de-personalizzarsi. Si tratta di andare oltre un ostacolo auto-imposto che motiva a essere superato, non sconfitto.

Le paure sono tante e comportano un gran numero di occasioni per affrontarle. Nel periodo dell’adolescenza è un fattore di crescita, una sfida necessaria. Ciò che preoccupa maggiormente i ragazzi è il giudizio altrui. Sentirsi osservati è disagiante, soprattutto a questa età, in cui si costruisce la personalità e si scoprono i vari interessi. Saper superare la paura di essere giudicati è un grande passo e trovare il modo giusto per “opporsi” alla paura è un atto di coraggio.

“Il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa”. ” E non dirmi di calmarmi che non è cosa. Il problema dei ragazzi non è la droga”. Le parole del duo romano Psicologi sono dirette e taglienti. I due amici lavorano a un progetto comune con l’intento di parlare a nome dei ragazzi. I loro testi arrivano dritti al cuore essendo veri e crudi. Con la loro musica trasmettono un messaggio molto importante: avere paura è normale. Anche i più giovani sono spaventati. Bisogna, però, fin dai primi anni, a conoscerla e condividerla, non essere diffidenti perché anche gli altri sono nella stessa condizione. Sapere di non essere gli unici è consolatorio.

PSICOLOGI – Futuro Lyrics | Genius Lyrics

Tutto ciò risulta sempre complicato in una società sempre più individualistica, in cui si guarda solo ai propri interessi e si tende a isolarsi per risolvere i problemi personali autonomamente. Contare sugli altri è la chiave per stare bene. Si fa del bene non solo a sé stessi, ma anche alle persone vicine. Avere paura è sano. Essere spaventati è segno di una grande integrità morale, di una maturità. Il rifiuto di provare questo sentimento o di nasconderlo è una scelta malata.

Cambiare per gli altri per gli altri per farsi accettare può sembrare una soluzione efficace, ma comporta un disorientamento totale, una doppia personalità caratterizzata da una faccia nascosta (la più vera) e l’altra falsa. Un detto antico giapponese dice che l’uomo indossa sempre tre maschere: una con gli sconosciuti, una con parenti o amici e un’altra quando è solo, quella autentica. Questa tecnica è senza dubbio dannosa per la salute psicologica. Saper affrontare la paura nel modo giusto, dunque, è arduo ma necessario.

Edvard Munch, L’urlo, 1893, Olio su tela

L’ignoranza, come sostenevano gli stoici, è la fonte principale della paura. La sapienza e il raggiungimento della virtus che rende sapienti sono i modi per superare il timore.

Conoscere per vivere. Dalle parole di Bacone sapere è potere si può dedurre l’importanza della conoscenza, in quanto salvifica per ognuno. Un conoscere il mondo esterno, ma soprattutto il mondo interiore. Esaminarsi è fondamentale per “non avere paura”. Convivere con questa parte della vita è una sfida quotidiana, che fortifica.

Cecilia Blunda

Curiosa e creativa. Amo guardare film e imparare qualcosa di nuovo dai personaggi che interpreto a teatro. Mi piace visitare musei, girare il mondo e conoscere nuove culture, ma riscoprire anche la bellezza del mio paese.



Il Salice

Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


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