Ambra Sabatini, la ragazza che non ha smesso di correre

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Abbiamo assistito l’anno scorso alle Olimpiadi e Paralimpiadi 2020 di Tokyo. Si sono visti numerosi atleti che hanno rappresentano l’Italia e con grinta e determinazione sono riusciti a battere i record italiani e mondiali. Ambra Sabatini è una delle protagoniste nelle Paralimpiadi dell’atletica leggera dei 100 metri. È  riuscita a raggiungere il nuovo primato mondiale sulla distanza tagliando il traguardo in 14”11. Ma prima di raccontare questo fantastico risultato bisogna sapere che questa  ragazza è riuscita a ottenere questo obiettivo a soli diciannove anni.

Ambra è nata a Livorno il 19 gennaio 2002. Ha praticato sport fin da quando era piccolina, ha iniziato con il pattinaggio per due anni, poi è passata agli sport di squadra facendo pallavolo per ben sei anni e infine ha capito che correre era il modo più efficace per lei per praticare sport. Sentiva che la corsa le permetteva di porsi dei veri e propri obiettivi, che prima non si era mai posta. Così iniziò a praticare il mezzofondo. Lo sport l’ha sempre fatta sentire viva e libera, le ha permesso in qualche modo di scappare dalla realtà concentrandosi solo nel correre il più veloce possibile superando i suoi limiti. Tre anni fa, il 5 giugno 2019,  la sua vita è cambiata radicalmente quando rimase coinvolta in un brutto incidente. Suo padre la stava portando ad allenamento in motorino quando un’auto invase la loro corsia portando Ambra a perdere la sua gamba sinistra. Dopo quest’accaduto il rapporto tra padre e figlia si è rafforzato ancora di più. In molte interviste suo padre, Ambrogio Sabatini,  dice che non gli interessava la vittoria di sua figlia ma la rinascita. Voleva che Ambra si riprendesse in mano la sua vita partendo proprio dalla corsa, aveva capito che l’unica cosa che poteva far vedere una luce in fondo al tunnel era lo sport.

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La ragazza continuò a credere nei suoi sogni e nei suoi obiettivi guardando le immagini di Martina Caironi. Martina ha perso anche lei la gamba sinistra in un incidente. Nonostante ciò non ha mai smesso di correre arrivando nel 2015 a Nembro dove ottenne il suo primo record mondiale nei 100 m piani con il tempo di 15″05. Caironi ha partecipato anche lei alle Paralimpiadi di Tokyo insieme a Ambra e Monica Contrafatto. Le tre azzurre sono andate in finale con i tre migliori tempi assoluti. Ambra Sabatini ha battuto le sue compagne che anch’esse però hanno raggiunto degli ottimi risultati. La Sabatini, dopo l’incidente, sentiva dentro di se’  questa voglia di ritornare a correre che era più forte di qualsiasi altra difficoltà che la vita le aveva posto davanti. Non ha mai avuto paura, ha sempre creduto in se stessa e anche senza una gamba avrebbe continuato a fare l’unico sport che la faceva stare bene e le permetteva di sentirsi libera. Ora è  una campionessa paralimpica dei 100 metri nell’atletica leggera e con questa medaglia d’oro Ambra si è ripresa la sua rivincita trovando nella velocità la sua rinascita. Ancora oggi non ci crede di essere riuscita a realizzare questo grande sogno che aveva fin da piccola, ora osserva spesso la sua medaglia per ricordarsi di avercela fatta.

Ambra Sabatini, medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Tokyo, è tra le donne dell'anno - INAIL

Carlotta Boscolo Sale



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