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di Pietro Savant Levra

Il 2022 sta vedendo uno dei più grandi periodi di siccità del nuovo millennio. I ghiacciai si sciolgono, i laghi ed i fiumi si prosciugano, l’acqua inizia ad essere razionalizzata e quelle situazioni di abbondanza idrica. vanno a svanire. Probabilmente solo in questa situazione comprendiamo il reale valore di ciò che ci tiene in vita e di cosa potrebbe, col proseguire della situazione, svanire sempre di più.

La scarsità di acqua ed in particolare di quella potabile interessa da sempre i paesi più vicini all’equatore, limitando e distruggendo l’aspettativa di vita di milioni di uomini. Nel continente africano l’acqua risulta molto difficile da estrarre e in gran parte non è potabile. I pozzi da cui si attinge l’acqua spesso sono situati lontani dai villaggi e la fatica per recuperare la preziosa risorsa non è indifferente, soprattutto sotto il caldo cocente equatoriale.

Nei paesi dell’Africa subsahariana l’accesso ai servizi igienico-sanitari anche più umili è quasi impossibile; la popolazione è aumentata in modo smisurato dall’inizio degli anni duemila e la crescita è continua. La mancanza di utilizzo di luoghi igienizzati e con acqua potabile corrente causa poi  numerose malattie che spesso portano ad una morte prematura dell’individuo. La scarsità d’acqua potabile infatti apre le porte a numerosi patologie come malaria, aids e tubercolosi.

L’acqua permette la vita ma può anche causare disastri non indifferenti. In molti paesi africani la siccità si alterna a periodi di gravi inondazioni; quest’ultime contaminano l’acqua potabile e i condotti igienici ricchi di acqua pulita. Le piogge son scarse se non nulle e di conseguenza i raccolti sono poveri e nettamente inferiori alla richiesta popolare.

Al giorno d’oggi milioni di persone muoiono di sete ogni anno ed osservando l’attuale andamento la situazione non appare prossima ad un repentino miglioramento. La scienza come in ogni ambito cerca di aiutare e trasformare idee in opportunità utili ad un progressivo sviluppo nella lotta contro l’insufficienza idrica. In questi ultimi mesi è in corso di sperimentazione in Africa una semplice tecnologia che potrebbe ovviare molti problemi, tutto senza bisogno di acqua potabile o elettricità. Un dispositivo installato in alcuni centri abitati cattura l’umidità e l’acqua piovana filtrandola e producendone di potabile, il tutto alimentato da un pannello solare.

Attualmente oltre 220 milioni di bambini in Africa vivono in condizioni di insicurezza idrica, proprio come le loro famiglie. Principalmente le zone centrali e occidentali sono più vulnerabili a tale carenza. Questa insicurezza idrica non solo distrugge milioni di vite, ma intacca anche l’economia del paese stesso, costringendo le persone a migrare.

Redazione



Il Salice

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