Onde lunghe

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di Filippo Ticli

L’invenzione della radio parte da una scoperta molto importante di Heinrich Rudolf Hertz, che dimostrò per primo l’esistenza delle onde elettromagnetiche grazie al dipolo hertziano, un apparecchio che riusciva a ricevere ed emettere onde radio. Dopo questa scoperta molti studiosi si interessarono a questo fenomeno e cercarono di sfruttare queste onde elettromagnetiche per inviare e ricevere segnali radio. I primi due fisici che incominciarono la costruzione di questa tecnologia furono l’italiano Guglielmo Marconi ed il russo Aleksandr Stepanovič Popov. Dopo l’inizio delle loro ricerche, man mano che il tempo trascorreva, facevano enormi passi avanti, mentre a San Pietroburgo Popov costruì un ricevitore in grado di captare segnali emessi da lontano, in Italia Marconi riuscì a potenziare il segnale del suo apparecchio facendo passare un segnale da un versante all’altro di un’ampia collina. In Italia le capacità di Guglielmo Marconi furono sottovalutate e quindi per portare a termine la sua invenzione fu costretto a recarsi a Londra.

il 5 marzo del 1896 Guglielmo Marconi brevettò ufficialmente il primo prototipo della radio, riuscendo a vincere la corsa a due con Popov. Non tutti erano completamenti convinti dall’invenzione dell’italiano: l’apparecchio doveva subire ancora molti cambiamenti prima di diventare una vera e propria radio. Tutti gli scettici vennero successivamente zittiti quando il 12 dicembre 1901 alle ore 12, sull’isola canadese di Terranova Guglielmo Marconi ricevette i tre punti della lettera “S” trasmessi dalla stazione radio di Poldhu in Cornovaglia. Il segnale riuscì a percorrere 3000 chilometri, portando a termine, come definisce il New York Times, la più grande conquista scientifica dell’epoca.

Dopo l’invenzione della radio per la sola comunicazione ci vollero pochi anni per arrivare alla radio audio come quelle moderne; la prima stazione commerciale nacque nel 1919 a L’Aia. Dopo si sparsero a macchia d’olio le stazioni in tutto il mondo e infatti tra il 1920 e il 1930, era possibile trovare una radio in quasi ogni casa occidentale.

Questo strumento ha influenzato i costumi, la moda e il pensiero della società per un secolo intero, la radio è tuttora molto utilizzata nonostante abbia perso l’iconicità dei suoi primi anni in cui, non esistendo ancora la televisione, era l’unico strumento con cui poter evadere dai propri confini e assistere a uno spettacolo mai sperimentato prima.

Redazione



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