Esserci per i più piccoli

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Donarsi è un gesto così delicato e unico. Dedicare il proprio tempo a chi non ha la forza di sperare è una scelta di vita. Le persone che decidono di dare un contributo sono gocce che formano l’oceano di solidarietà in un mondo segnato da profonde ingiustizie.

Il volontariato è una delle forme di servizio più forti. Offrirsi sinceramente per l’altro significa rendersi disponibile totalmente, nella propria semplicità, essendo sé stessi, con il prossimo. Fare volontariato è una preziosa opportunità per chiunque: dai ragazzi agli adulti. Questa esperienza rappresenta un segno importante di coraggio e altruismo: un’occasione per chi vuole sentirsi parte di qualcosa di speciale.

Esistono delle realtà, come le parrocchie e le organizzazioni di volontariato no-profit (le Onlus), che si mettono a disposizione della società. Negli ospedali, soprattutto nei reparti infantili, ci sono persone che ogni giorno mettono il cuore in quello che fanno per portare gioia ai bambini che convivono con la sofferenza e spesso anche la solitudine. C’è chi sceglie di donare il sangue oppure ci sono persone che si occupano di raccogliere alimenti e beni di prima di necessità per le famiglie più bisognose. Si tratta sempre di scegliere: le opzioni sono molte, ma poter dare un aiuto (in qualunque modo) è meraviglioso.

 

19 programmi di volontariato per far rinascere le aree interne del Sud  Italia - Fondazioneconilsud.it

In ogni individuo si radicano determinati valori di vita durante la crescita, dall’infanzia all’età adulta. L’altruismo è uno di questi. Alcuni adolescenti si avvicinano a questo ideale di vita grazie alla propria famiglia o alla formazione. Ci sono giovani che vogliono dare una mano e lasciare un’impronta.

L’animazione nei centri estivi o nelle parrocchie che ogni estate organizzano Estate Ragazzi per la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado è un tipo di servizio che i ragazzi danno. Essere una guida e allo stesso tempo un compagno di giochi diventa un compito importante. Anche in un semplice gioco l’animatore, con la sua presenza e il suo impegno, può donare un sorriso ai bambini.

Ciò che aiuta a far crescere la propria personalità e a migliorare le relazioni con gli altri è il socializzare, il condividere momenti belli con altre persone delle quali alcune intraprendono un percorso insieme. Le parrocchie ad esempio accolgono durante l’anno gruppi di catechismo e propongono ai ragazzi più grandi degli incontri settimanali e campi estivi. I ragazzi hanno poi la possibilità di prepararsi per svolgere l’attività di animazione.

Stare con i bambini insegna. Imparare a conoscere la pazienza, a vivere in mezzo a loro, a farsi rispettare e a includere quelli più timidi… Un insieme di elementi positivi che rendono l’esperienza bellissima. Essere animatore vuol dire divertire e divertirsi. Se si crea un gruppo animatori unito e nascono amicizie profonde, il lavoro tutto diventa più semplice e l’atmosfera lo rende non più un lavoro ma un divertimento.

Valsalice organizza ogni estate l’estate ragazzi a scuola e i campi a Les Combes (Introd) in Valle D’Aosta. Quest’anno per tre settimane gli animatori del liceo sono andati in montagna per dedicarsi ad animare i ragazzi delle medie. Tra gite in alta quota, giochi in pineta e momenti di condivisione, in un posto incantevole, animatori e animati, coordinati da Don Pier Majnetti, Don Alessandro Basso e il prof. Francesco Barone, hanno respirato un’altra aria lontano dalla città e dai pensieri di tutto il resto dell’anno.

 

Partire per un altro paese è diverso. Decidere di andare in un luogo lontano per portare il proprio contributo è diverso: le missioni sono impegnative e arricchiscono il cuore e l’anima. Coloro che scelgono di vivere per qualche mese lontano da casa con persone all’inizio sconosciute, vivono un’esperienza così importante da rimanere impressa nelle loro vite per sempre.

I progetti umanitari sono organizzati da ONLUS e i volontari si fanno testimoni della difesa dei diritti dell’infanzia e non solo. Nei paesi dilaniati dalla guerra o dalla povertà, molte famiglie sono aiutate da queste associazioni.

La redazione del Salice ha intervistato Pietro Morello in occasione del ToVision 2022 e lo ha conosciuto meglio. Un missionario musicista che con la musico-terapia regala la gioia ai bambini di diverse parti del mondo. Per la sua attività di volontariato il 24 giugno 2021 gli è stato conferito il riconoscimento di Ambasciatore del mondo della città di Torino dalla sindaca Chiara Appendino.

Nel proprio cammino della vita, mettere al primo posto la solidarietà è fondamentale. L’uomo vive se è in società, se socializza e vive con gli altri. Guardarsi intorno, rendersi conto di chi ha bisogno e tendere la mano: queste sono tutte scelte determinanti. Ciò che unisce è lo stare insieme, ascoltare l’altro ed essere presenti. Condividere istanti con i più piccoli regala emozioni perché la semplicità di divertirsi con un gioco è bella ed è stupendo esserne consapevoli alla fine dell’esperienza con la gratitudine e la soddisfazione di un lavoro concluso con il sorriso.

Cecilia Blunda

Curiosa e creativa. Amo guardare film e imparare qualcosa di nuovo dai personaggi che interpreto a teatro. Mi piace visitare musei, girare il mondo e conoscere nuove culture, ma riscoprire anche la bellezza del mio paese.



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Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


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