L’industria della grafica e della stampa nell’era della digitalizzazione

di Lorenzo Meinardi, Margherita Oblique, Alejandro Rolle e Edoardo Vallesio
Con l’avvento della digitalizzazione, le industrie hanno subito molti cambiamenti nella produzione.
Il 16 maggio 2025 presso il salone del libro, Carlo Bona, Francesca Maria Borrello, Simone Bertaiola, Domenico Tessera Chiesa e Folco Castaldo hanno tenuto una conferenza che si è soffermata sugli aspetti più pratici e sul futuro dell’industria.
Inizialmente, è stato loro chiesto di presentare le aziende per cui lavorano e di come hanno reagito all’integrazione della tecnologia nel lavoro quotidiano.
Maria Borrello lavora per Italia Online, ditta che si occupa di fornire a numerose aziende supporti digitali e ha raccontato del cambiamento delle priorità dell’azienda, come l’importanza della grafica del sito, l’essere conosciuti sui social media, investire su nuove tecnologie e sulla capacità dei dipendenti nel relazionarsi con gli altri.
Successivamente, Simone Bertaiola, manager di PRT, azienda che si occupa di tutta la comunicazione grafica e della parte pubblicitaria lavorando con le ONLUS, evidenziando la storia della società fin dalle sue origini ha descritto la situazione attuale: un’impresa che offre un’ampia scelta nell’offerta, dall’invio e gestione di comunicazione alla stampa digitale di grande formato con la creazione di un prodotto fisico attraverso una complessa infrastruttura digitale.
In seguito, Folco Castaldo ha catturato l’attenzione del pubblico chiamando a coppie gli studenti presenti e ha chiesto a uno di loro di aprire la mano dell’altro. Dopo aver lasciato i partecipanti spiazzati, ha spiegato di essere specializzato nel campo della risoluzione dei problemi e della comunicazione. Il suo ruolo è quello di formare i giovani dipendenti e di condurre corsi di aggiornamento per le competenze digitali.
Nella parte seguente della conferenza hanno lasciato spazio alle domande del pubblico. La prima domanda riguardava l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, nello specifico se sostituirà l’uomo o lo accompagnerà nel lavoro quotidiano. Hanno detto che si tratta di una vera e propria rivoluzione industriale, che quindi presenta tante opportunità come tanti rischi. Diversi ruoli saranno sostituiti, altri muteranno, altri ancora saranno creati, ma nelle ditte manifatturiere, come in PRT, l’intelligenza arriverà solo fino alla fase di progettazione, mentre in quella di produzione, continuerà a essere fondamentale la manodopera.
La seconda e ultima domanda si è focalizzata sull’introduzione dei giovani nel mondo del lavoro. Gli intervistati hanno sostenuto l’idea che in Italia ci sia un’aspettativa accademica troppo alta ma che nella realtà le vere capacità necessarie sono quelle di: essere proattivi, dimostrare una capacità di adattamento, possedere soft-skill (le competenze relazionali) e mai smettere di essere curiosi, il lifelong learning.