Il torinese che inventò il viaggio

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Franco Rosso, piemontese classe 1929, è stato un pioniere nel panorama del turismo italiano. Fondatore dell’omonimo tour operator, ha trasformato il modo di viaggiare degli italiani, offrendo esperienze organizzate in un’epoca in cui il concetto di turismo di massa non era ancora completamente sviluppato e popolare. La sua rivoluzione inizia nel 1953, durante il periodo del boom economico, quando aprì a Torino la sua prima, minuscola agenzia in corso Giulio Cesare. La sua carriera ebbe un inizio modesto: organizzava piccoli viaggi in pullman in Piemonte e brevi gite verso l’aeroporto di Caselle, dove il pubblico poteva osservare l’atterraggio e il decollo degli aerei, un’attrazione sorprendentemente popolare e di notevole successo, all’epoca, rivelando l’innato talento di Franco Rosso per il settore turistico. In quegli anni, il turismo internazionale era quasi inesistente in Italia, una differenza marcata rispetto ad altri paesi europei dove l’industria turistica era già piuttosto sviluppata e avanzata.

Nutrendo una passione profonda per l’Africa, alimentata dai racconti mistici di suo padre, che aveva lavorato nel continente, provò a organizzare i primi viaggi in Kenya, una destinazione esotica e praticamente sconosciuta al pubblico europeo di allora. «Allora il Kenya veniva considerato solo per i safari, ma io ero convinto che la costa avesse grandi potenzialità: il clima favoloso, la natura vergine, la gente cordiale. I voli charter avrebbero avvicinato ancor di più l’Europa alle belle spiagge e ai mari caldi, soprattutto nei mesi invernali», aveva rivelato nella sua ultima intervista a Malindikenya.net

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Questo era il genio di Franco Rosso:  vedere opportunità dove altri vedevano solo l’ignoto. Da lì a poco l’imprenditore portò alla creazione di un’offerta turistica diversificata che non si limitava all’Africa, ma si estendeva anche all’Oriente e alle Americhe. Dalla sua agenzia torinese creò un impero nel settore dei viaggi organizzati, con sedi in tutta Europa.

Rosso inventò anche i cataloghi cartacei, che non erano semplicemente delle guide turistiche, ma strumenti di cultura e di educazione e di scoperta. Ogni catalogo era curato nei minimi dettagli, con lunghe descrizioni che illustravano non solo servizi e attrazioni, ma anche la storia, la cultura e le tradizioni dei luoghi visitati. In un’epoca in cui l’informazione era limitata e il mondo sembrava misterioso, questi cataloghi rappresentavano un ponte tra i viaggiatori e le destinazioni lontane, avendo come obiettivo non solo vendere un viaggio, ma preparare i clienti a un’esperienza completa e culturale. Per questo, possiamo definire Franco Rosso anche come l’inventore della comunicazione turistica.

Il torinese ha costruito le stabili fondamenta per il moderno concetto di viaggio organizzato, lasciando un’impronta indelebile nella storia del turismo italiano ed europeo; la sua eredità vive ancora oggi nel gruppo Alpitour, a cui ha ceduto la sua azienda alla fine degli anni ’90. Franco Rosso si è spento a Lugano a marzo 2023 all’età di 94 anni, fedele fino all’ultimo al suo motto: il mondo è da gustare.

 

Beatrice Cattarossi



Il Salice

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