Un’amicizia che cambiò la storia dello sport

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Se pensate ad un avvenimento che potrebbe aver cambiato la storia dello sport fino ad oggi a cosa pensereste? Venerdì 10 maggio, la redazione del Salice ha partecipato alla fiera del Salone del Libro tenutasi al centro commerciale Lingotto. Nella conferenza “Le Olimpiadi che hanno cambiato la storia dello sport” di Giovanni Tosco e Giuseppe Alessandri, quest’ultimo ha presentato il suo libro “Berlino 1936”, Olimpiadi nelle quali Germania e Stati Uniti hanno portati due dei loro maggiori cavalli di battaglia, Luz Long e Jesse Owens.

La conferenza introduce la vita di quello che all’inizio è ancora conosciuto solo come Jesse, un ragazzo di colore che vive in una famiglia “normale” i cui genitori vogliono che il proprio figlio intraprenda un futuro sicuro continuando il suo percorso di studi. Tuttavia Jesse vuole gareggiare e continua ad allenarsi. Incredibilmente questa è la stessa storia del suo futuro avversario Luz Long che dopo aver studiato legge all’Università di Lipsia decide di entrare nel suo club sportivo: da lì parte la sua cavalcata verso le olimpiadi.


Per Hitler queste Olimpiadi sono fondamentali perché avevano il compito di far vedere come la Germania fosse riuscita a riprendersi dalla Prima Guerra Mondiale e il 4 agosto avvenne il grande scontro tra i due atleti.

A causa delle poche conoscenze di Owens riguardo al salto in lungo, i primi due salti gli vengono considerati “nulli”. A questo punto interviene Luz che gli dà un consiglio e grazie a quest’ultimo riesce a qualificarsi. I due cominciano una vera e propria guerra di centimetri, aumentando sempre di più ad ogni salto. Alla fine Jesse Owens guadagna il primo posto con un nuovo record del mondo che si aggiunge agli altri 3 che aveva guadagnato solo l’ora precedente. A questo punto Luz Long corre ad abbracciarlo, alzandogli il braccio e urlando il suo nome come vincitore, davanti a migliaia di tedeschi e soprattutto ad Adolf Hitler.

I due costruiscono una grande amicizia che poi verrà trasmessa per generazioni, anche se subito dopo il grande avvenimento il Tedesco viene chiamato da un comandante delle SS per dirgli che se avesse mai abbracciato di nuovo una persona di colore sarebbe andato incontro a conseguenze gravissime e Luz rimane sconvolto.
Entrambi gli atleti dopo il loro ritorno a casa vanno incontro a diverse delusioni e insuccessi ma il loro gesto ha cambiato la storia dello sport, hanno insegnato a tutti gli atleti di qualsiasi disciplina che tra rivali non ci deve essere solo odio e competizione ma anche il rispetto e la sana ammirazione.

Simone Bravi



Il Salice

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