Si fa presto a dire sostenibilità
di Rebecca Vilani e Lorenza Tabbia
Sostenibilità al lavoro, sostenibilità nella vita privata, sostenibilità a scuola… si usa spesso questo termine nella vita quotidiana, ma sappiamo veramente che cosa vuol dire? Durante la conferenza “ Si fa presto a dire sostenibilità”, al salone del libro del 10 Maggio 2024 a Torino, Chaty La Torre ha posto questa domanda al pubblico e ai colleghi. Per lei, sostenibilità indica tutto ciò che la terra può sopportare e che può continuare a sostenere, in termini di produzione, di inquinamento e di rilascio di gas serra. Per gli spettatori, invece, la sostenibilità consiste nell’utilizzo efficiente e rispettoso delle risorse quali: le materie prime, gli habitat naturali, l’energia e il lavoro umano.
All’inizio della conferenza è stato proiettato un video sull’agenda 2030, un’agenda che impegna tutti i paesi a contribuire allo sforzo necessario e a portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo. Marco Frittella, ha condotto la conferenza insieme a Enrico Giovannini, direttore scientifico di ASVIS, alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Emilio Casalini, conduttore di “Generazione bellezza”, Chaty La Torre, influencer e avvocatessa, Simonetta Giordani, segretaria generale Civita, Adriana Mosca, responsabile brand strategy digital and sponsorship Iren e infine, Roberto Natale, direttore Rai per la sostenibilità.
Emilio Casalini ha iniziato a parlare raccontando la sua trasmissione “Generazione bellezza” e dell’impatto che ha quest’ultima sulle persone, infatti, racconta le storie di coloro che hanno smesso di lamentarsi e si sono dati da fare raccontando belle notizie e trasmettendo i concetti di comunità. La trasmissione punta a unire persone diverse attraverso diversi temi, tra cui la sostenibilità, che serve a valorizzare i diversi territori creando la consapevolezza nei giovani. È importante lavorare per equilibrare, come fanno gli influencer che parlano delle esperienze belle e brutte che hanno vissuto.
Chaty La Torre, invece, ci ha parlato dei ruoli che hanno gli influencer nella sostenibilità, infatti, ha descritto i social come “vettori”, perché trasportano informazioni e diffondono disinformazioni tra giovani.
Simonetta Giordani, si è concentrata sull’agenda 2030 e ha portato alcuni dati che sono dei risultati della domanda “come i ragazzi si associano alla sostenibilità?” posta a studenti universitari. Il 50% percento degli studenti si informa su Instagram o su altri social media e tra gli influencer più seguiti vediamo al primo posto Leonardo DiCaprio e Grata Thunberg. Il dato più preoccupante è quello che indica i giovani che non si informano per niente costituiscono infatti il 13%. Oggi è importantissimo informarsi, infatti, la cultura è portavoce delle informazioni che porta la contemporaneità.
Successivamente, Arianna Mosca ha spiegato la comunicazione nelle aziende, il primo passo è essere sostenibili e realizzare la sostenibilità all’interno dell’impresa. Come seconda azione bisogna definirsi una fonte attendibile, è importante quindi la distintività.
Come ultimo intervento, ha parlato Roberto Natale che ha spiegato quanto sia importante informare attraverso la Rai, il pubblico da coprire è vasto, ma bisogna puntare ai giovani perché saranno coloro che dovranno assicurare un mondo sicuro per le generazioni successive.
In conclusione, è importante informarsi sulla sostenibilità perché è il futuro delle prossime generazioni ed è il fondamento per un mondo più naturale.