GMG 2023 Lisbona, non solo un’esperienza di vita
La partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023 a Lisbona, che si è svolta dal 1 al 6 agosto, è stata un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni intense e profonde. Durante questo evento, abbiamo avuto l’opportunità di connetterci con giovani provenienti da tutto il mondo, condividendo le stesse speranze, paure e desideri per il futuro. Anche questa edizione della GMG ha rappresentato un momento di unione e ispirazione per i giovani di tutto il mondo offrendo un’opportunità unica di incontrare persone provenienti da diverse culture e background, creando così un senso di comunità globale.
Durante queste intense giornate abbiamo sperimentato una vasta gamma di emozioni, tra cui gioia, entusiasmo, gratitudine e speranza. La gioia di essere circondati da migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, uniti dalla stessa passione per la fede e il desiderio di costruire un futuro migliore, è stata travolgente. L’entusiasmo di partecipare a eventi culturali, incontri e momenti di preghiera ha alimentato la determinazione a fare la differenza nel mondo. La gratitudine per l’opportunità di vivere un’esperienza così unica e significativa ci ha riempiti il cuore di gioia e datoci la speranza di un futuro migliore, basato sulla solidarietà e sulla comprensione reciproca.
Nei momenti di preghiera e riflessione, abbiamo sperimentato una profonda connessione spirituale con gli altri partecipanti. Questi momenti di condivisione e di fede hanno generato un senso di pace interiore e di unità tra di noi. Inoltre, durante i vari incontri e i dibattiti, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare le storie di giovani provenienti da contesti difficili e di apprendere molto da loro. Queste esperienze ci hanno ispirato a impegnarci attivamente per la giustizia sociale e per la promozione dei diritti umani. È indescrivibile l’emozione provata nel corso della Via Crucis dove ognuna delle quattordici stazioni ha riflesso la fragilità della società contemporanea, grida di un mondo sofferente, inascoltato ed incompreso.
Il discorso di Papa Francesco nel corso della Veglia di preghiera al Parco Tejo dinanzi ad oltre un milione e mezzo di ragazzi, con il suo stile di comunicazione diretto e pronunciato “a braccio”, ci ha esortati a non cedere alla stanchezza ed a rialzarsi con coraggio dopo qualsiasi caduta ripetendo le parole di Giovanni Paolo II “Non abbiate paura” ed incoraggiati a camminare nella speranza tenendoci per mano. Questa esperienza, grazie anche agli straordinari compagni di viaggio, ha insegnato che, nonostante le differenze culturali e linguistiche, siamo tutti uniti da un desiderio comune di costruire un futuro migliore.