Eurovision 2023, la grande festa della musica
Sabato 13 maggio si è conclusa a Liverpool la 67” edizione dell’Eurovision Song Contest, l’evento non sportivo più seguito al mondo a livello mediatico che sta riscuotendo sempre più interesse anche in Italia. Trionfatrice indiscussa di questa edizione è stata la Svezia data per favorita già da diverse settimane grazie a Loreen. “Tattoo” è un classico brano ESC con tutte le caratteristiche che servono a colpire la platea europea e non solo: orecchiabile ed eseguito con una voce potente da un’artista con forte impatto scenico.
Già dalle prime note però il confronto con il celeberrimo brano “The Winner Takes It All” degli Abba, storico gruppo svedese trionfatore dell’edizione 1974, è stato inevitabile. Così è lecito domandarsi se la seconda vittoria di Loreen all’ESC sia in realtà un tributo al compianto Lasse Wellamder, storico chitarrista del gruppo nordico recentemente scomparso.
In seconda posizione la Finlandia rappresentata dal rapper Käärijä con “Cha Cha Cha”, destinato a diventare un tormentone stile “gangnam style”, brano divertente, leggero e frizzante come quello della terza classificata, l’israeliana Noa Kirel con “Unicorn”, artista poliedrica della quale sentiremo in futuro parlare.
Una menzione a parte merita Marco Mengoni piazzatosi appena fuori dal podio, indubbiamente l’unico vero cantante professionista in gara che ha proposto una versione rivisitata di “Due Vite” incantando la Liverpool Arena e tutta la platea eurovisiva.
Non resta quindi che attendere la prossima edizione dell’ESC in terra svedese dove ritroveremo un mix di “molto trash” e “poco chic” con la speranza di riportare in Italia il microfono di cristallo .