Le tante pretese

Woman expressing strong various feelings and emotions

C’è un costante e diffuso bisogno di perfezione.

I modelli che vengono dati e imposti mostrano persone all’apparenza perfette. Qualsiasi ambito appare accattivante e interessante perché viene mostrato come bello. Del resto in qualsiasi film gli attori utilizzati tendono ad essere tutti molto belli e curati. Allo stesso modo accade per i personaggi dei social media più noti, o i cantanti e così via. 

La parte che più tocca le persone è la frustrazione e poca ambizione. Se qualcosa o qualcuno è superiore tende ad essere un punto di riferimento, un modello a cui aspirare, un idolo. Invece i modelli irraggiungibili proposti appaiono impeccabili e ricchi qualità ma non stimolano il pubblico a mettersi in gioco per migliorare la propria condizione. Ci fu lo scandalo della studentessa e modella laureata in medicina a soli 23 anni. Una giovane ragazza con successo stupisce e riceve molte critiche perché nessuno crede a un tale traguardo. Le persone che le hanno rivolto delle critiche non l’hanno vista come un esempio da seguire ma solo qualcuno da sminuire perché superiore a loro. Eppure questa ragazza ha raggiunto molto poco in confronto a quello che ci si aspetta e che si pretende dai ragazzi. 

La competizione e le pretese sono tante. Le persone non solo devono parlare più lingue ma le devono conoscerle alla perfezione; non possono solo studiare o lavorare ma essere i più bravi; non possono essere belli ma i più belli, i più sportivi, i più simpatici, estroversi e così via. 

Si creano quindi dei modelli, degli ideali di perfezione del tutto erronei e soprattutto fuorvianti. Per una bambina vedere la perfezione fin da subito vuol dire abituarsi a un tale standard, senza porsi il problema se sia vero o meno e soprattutto se sia l’unico modo di essere. 

Ma la perfezione non esiste, non vale solo perché è una frase che si sente spesso, ma perché non appartiene a questo mondo. Se si guardano le donne raffigurate nelle statue dell’antica Roma erano donne decisamente diverse da quelle di adesso, erano prosperose e imponenti. La qualità più importante era raffigurare la donna ricca e fertile, in grado di dare vita. Invece i valori sembrano essere cambiati. Marylin Monroe, che era il punto di riferimento di mille donne, nella società odierna verrebbe considerata imperfetta e inadeguata per gli standard che ci sono. Nel corso degli anni quello che piaceva è stato in continua evoluzione ma non per questo il è diverso è sbagliato ed è questo che le persone non riescono ad accettare. 

Qualcuno può non conoscere l’inglese. Qualcuno può non eccellere in tutti gli sport o le materie scolastiche. Qualcuno può avere un aspetto gradevole anche se non corrisponde a quello voluto dai modelli. 

C’è una tale competizione e  bisogno di schiacciare l’altro che le persone dimenticano il concetto di solidarietà e prevale l’ambizione che di fatto intesa in questi termini non porta a molto. Pur spinti da molte grandi personalità che sembrano raggiungere livelli altissimi in varie aree;  ma molti giovani e probabilmente anche molti adulti in ambito lavorativo hanno perennemente la cosiddetta “ansia da prestazione“. Le persone vivono sentendosi in dovere di essere in un modo senza chiedersi se sia veramente ciò che vogliono.

 

Vittoria Cusato



Il Salice

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