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di Greta Bruno

Rachel Carson con “Primavera Silenziosa” ha scritto un testo fondamentale dell’ambientalismo, un’opera che ha risvegliato la coscienza ecologica dell’umanità intera.

Biologa e zoologa, dopo la pubblicazione del libro, dovette subire l’opposizione delle grandi aziende che si arricchivano grazie all’inquinamento e le accuse di essere un’estremista isterica. Ma “Primavera Silenziosa” non poteva essere messo a tacere.

La Carson fu la prima a prevedere con grandissimo anticipo gli effetti disastrosi degli insetticidi chimici in agricoltura, in particolare del DDT che, grazie a lei fu bandito negli Stati Uniti prima e nel resto del mondo dopo breve tempo. I suoi punti di forza, fondamentali per superare le aspre critiche mosse contro di lei, soprattutto in quanto “donna”, sono uno scrupoloso rispetto della verità e un grandissimo coraggio personale.

“Primavera Silenziosa”, diventato un classico del pensiero ecologista e più che mai attuale descrivendo con il supporto di analisi scientifiche accurate i danni ambientali causati dai pesticidi.

Quello che ha fatto Carson è stato innanzi tutto cercare connessioni, individuare cause ed effetti non evidenti o scontati; grazie alla sua indagine sull’uso di pesticidi scoprì che non uccidono solo gli insetti ma sono velenosi per le piante, per il terreno, gli animali e l’uomo. “Per la prima volta nella storia del mondo, ogni essere umano è sottoposto al contatto di pericolose sostanze chimiche, dall’istante del concepimento fino alla morte”.

Una frase potente che fa riflettere sul disastro ambientale che l’uomo sta compiendo sul Pianeta, una spirale che la scrittrice individua e vuole far conoscere al mondo intero.

L’influenza di Rachel Carson supera le dimostrazioni scientifiche dei disastri ambientali provocati dall’uomo; l’idea fondamentale, troppo spesso dimenticata dalla società moderna, alla quale la scrittrice da forma, è la profonda connessione che esiste tra gli uomini e l’ambiente.

L’equilibrio è uno dei fattori più importanti che contraddistinguono la natura; nella molteplicità di paesaggi e di specie la natura fa il suo corso, si regola, crea e distrugge secondo necessità a noi sconosciute ma che sono sempre caratterizzate dall’equilibrio. L’uomo si è intromesso in questo circolo virtuoso e ha spazzato via, con un solo gesto, millenni di adeguamenti naturali. Rachel Carson con questo libro raccomanda di intraprendere una nuova strada, con meno sostanze chimiche e con più rispetto nei confronti della natura.

Dovremmo pensare a Carson le prossime primavere, chiederci come mai le api sono in pericolo o qualche specie di insetti si sta estinguendo; dovremmo prendere esempio da una donna così coraggiosa che non si è tirata indietro nemmeno davanti alle grandi potenze economiche e dovremmo domandarci cosa possiamo fare noi, quale battaglia possiamo intraprendere per salvaguardare il nostro pianeta, il suo equilibrio e la bellezza che ci regala in ogni luogo.

“Primavera Silenziosa” è un romanzo che solleva riflessioni e dubbi e stimola i lettori a considerare le azioni delle grandi industrie che comandano il mondo, non sempre corrette. Le analisi della scrittrice, il linguaggio semplice ma supportato da fonti autorevoli e da ricerche scientifiche hanno un impatto profondo sul nostro modo di pensare, sulla nostra ingenuità e poca voglia di mettere in discussione le regole che governano la nostra vita.

 

Redazione



Il Salice

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