Leggere per…

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di Federico Fassi, Edoardo Giuliano, Benedetta Tabbia

Intrisa di amore e di odio, la relazione uomo-lettura è qualcosa che si può definire alla base della cultura di ogni popolo. Se lo scrivere ci consente di esprimere le nostre emozioni ciò che ci premette di decifrarle è proprio la lettura. Nonostante tutto però ognuno di noi ha una visione diversa ed è per questo che noi del Salice, tra le tante domande, abbiamo chiesto ai professori: “La lettura è un piacere o una necessità?” 

Perché l’esperienza conta. Per quanto noi studenti ci possiamo impegnare nella ricerca di un libro che ci piaccia, sicuramente il docente saprà guidarci. Certo, a volte tutti sentiamo il peso di leggere un libro, perché siamo stati obbligati o perché lo consideriamo un classico che va assolutamente assimilato ed è proprio questo l’obiettivo della domanda: considerare la lettura anche come necessità. La risposta, ovviamente non immediata, è stata univoca: tutti e due. Entrambi i motivi sono validi per leggere. Infatti, nonostante l’obbligo tenda a demotivare i lettori, alcuni libri sono necessari alla formazione generale. Non solo, come ci è tante volte capitato di sentire la lettura aiuta a scrivere bene ma anche ad approfondire le nostre conoscenze. Leggere è stato addirittura paragonato, in veste di crescita intellettuale personale, a una camminata in montagna: senza documentarsi si può comunque arrivare in vetta come con un elicottero ma il percorso che abbiamo fatto sarà sicuramente diverso se invece ci andiamo a piedi, contando solo sulle nostre forze. Il professore Codebò afferma anche che, sempre secondo la stessa similitudine, la lettura nasce come passione e diventa necessità. In campo esterno ma anche interno alla scuola.

 

 

 

Proprio per questo ragionamento i libri oltre a essere uno strumento di relax e un’esigenza, come ci hanno detto alcuni professori del nostro liceo, sono anche uno strumento didattico. Ci sono molte opinioni contrastanti sull’argomento che siamo andati a chiedere ai nostri intervistati. La lettura è utilizzata dai docenti  per l’insegnamento in tre modi: come confronto per un dibattito, per cultura generale e per far avvicinare i ragazzi a questo mondo. La domanda che abbiamo fatto ai nostri insegnanti è stata: “Lettura obbligatoria o libera?” Le risposte sono state variegate. Il professor Codebò difende con forza la sua opinione: lettura libera dato che ogni studente è differente nei gusti e nei generi letterari. Le professoresse Rossetti e Di Biasi invece preferiscono dare libri obbligatori per poter aver un dibattito o un confronto in classe, dato che la maggior parte delle volte trattano temi di attualità dall’immigrazione alla mafia alle droghe. 

 

 

Eppure a volte, quando ci è dato scegliere, si è ossessionati dalla ricerca del libro perfetto, ma la domanda è se esista davvero un libro che si ritiene perfetto e migliore degli altri. Con questo interrogativo e molti altri abbiamo intervistato i docenti del biennio chiedendo a ognuno quale libro consigliasse. Analizzando i titoli della letteratura si è notato come i classici si alternino a romanzi più moderni e come i temi educativi siano sempre presenti come oggetto dei libri. Se si dovesse elencare il libro più attribuito dai docenti, di sicuro sarebbe Se questo è un uomo” di Primo Levi. È considerato, infatti, da tutti come un capolavoro della letteratura, non solo per il tema della Shoah, ma anche per le numerose riflessioni che troviamo nel testo e lo stile di scrittura dell’autore. Con cruda verità Primo Levi dà vita a riflessioni sul tema generale dell’esistenza umana che offrono diverse interpretazioni. È una lettura, quindi, considerata necessaria e importante per la crescita di noi studenti. Tanti, poi, sono stati i libri tendenti al genere di mafia. Un po’ perché è un tema ancora attuale e importante, un po’ perché ci colpisce più da vicino: i romanzi di Don Pino Puglisi e Alessandro D’Avenia sono stati spesso consigliati.

 

 

Inoltre, per far avvicinare i ragazzi alla lettura sono stati consigliati alcuni testi che raccontano di storie ambientate nel mondo antico, argomento che si studia soprattutto durante il biennio. Alexandros di Luigi Massimo Manfredi e in parte i libri della Mancinelli rispecchiano queste caratteristiche. Storie di donne forti e coraggiose, poi, sono sempre di più presenti nelle liste dei libri consigliati: il romanzo Usignolo di Kristin Hannah, infatti, narra la vita di una coraggiosa partigiana ed è una grande testimonianza. Non sono mancati, però, libri che trattano sul tema adolescenziale come Il giovane Holden che ci fanno immedesimare nel personaggio e in alcuni aspetti della sua vita. Agatha Christie e Stephen King sono anche stati suggeriti come letture che coinvolgono per le trame interessanti e per il genere misterioso. Anche Harry Potter, per moltissimi considerato una storia appassionante che riguarda la maggior parte di noi, poiché racconta delle avventure della vita scolastica, è stato preso come modello per far avvicinare i ragazzi alla lettura. 

Redazione



Il Salice

Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


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