Il Salice nel mondo delle illusioni

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di Matteo Morra, Davide Savino e Antonio Capozzi

Dopo l’incontro con il mago, prestigiatore e illusionista, Davide Allena, la redazione del Salice ha avuto l’opportunità  di andare a visitare il Museo delle Illusioni al Palazzo Barolo.

Durante questa visita abbiamo toccato con mano diversi tipi di illusioni ottiche e cognitive. Con stupore e curiosità ci siamo cimentati nello sperimentare e osservare tutte le illusioni presenti, dalle più conosciute come il Diapason del diavolo alle più sensazionali come la Stanza di Ames (in cui anche i più piccoli possono sembrare dei giganti). 

 

In questa mostra siamo stati in grado di osservare tutti i lati della realtà, scoprendo come l’occhio e il cervello dell’uomo siano facilmente influenzabili e manipolabili anche solo con delle semplici linee posizionate in modo ambiguo. 

Nonostante il Museo delle Illusioni sia principalmente incentrato sull’inganno visivo, è stato anche un’occasione per apprezzare, divertendosi,  l’importanza della percezione e della cognizione umana. Ciò ha suscitato riflessioni sulla natura soggettiva della realtà e sulla straordinaria capacità del cervello di interpretare il mondo che ci circonda. 

 

Gli organizzatori dell’evento hanno puntato principalmente sulle illusioni bidimensionali come il prima citato diapason del diavolo. E’ sorprendente come proprio queste in 2D, che possono sembrare le più semplici da comprendere, siano poi state le basi della mostra. Dare un senso razionale a ciò che il nostro cervello percepiva è stata un’ardua impresa per tutti, rendendole così ancora più affascinanti.

A corollario della nostra visita è stato possibile anche fare un’esperienza con il visore della realtà virtuale nel quale è stato possibile sperimentare una camminata su un’asse di legno in cima a un grattacielo, per poi buttarsi. Nonostante la conoscenza della finzione dietro tutto e la presenza di una grafica cartoonesca, è stato impossibile non percepire il terrore di star per precipitare al primo passo falso, nonostante fosse tutto una finzione. Spiegarlo a parole è molto complesso ma vi invitiamo fortemente a provare questa esperienza, perché unisce tutti i tipi di illusione, da quella ottica a quella cognitiva.

 

In conclusione, la visita al Museo delle Illusioni di Torino è stata un’esperienza avvincente e stimolante. È un luogo che attrae persone di tutte le età e permette loro di immergersi in un mondo in cui la realtà e l’illusione si intrecciano in modi sorprendenti. Questo museo offre un’occasione unica per esplorare l’ingegnosità della percezione umana e ciò che può essere ottenuto quando l’arte, la scienza e l’inganno si fondono in un’unica esperienza immersiva.

Redazione



Il Salice

Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


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