Chi ha mangiato la fantasia

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di Giorgia Miglietti

Ci sono tre tipi di ragazzi: coloro che studiano per passione, coloro che studiano per dovere e quelli che proprio non studiano. Si accomunano tuttavia nel momento dello svolgimento dei compiti delle vacanze, escludendo la terza categoria di giovani: infatti non è un problema per nessuno affrontare interminabili esercizi di matematica, scontati libri di inglese completi di comprensioni del testo o il programma svolto di Storia. Eppure quando è la volta dell’Italiano cominciano i problemi. E l’Italiano sa essere davvero subdolo; sì perchè non ci sono semplici esercizi da eseguire applicando date regole, ma ci sono quelli chiamati “i mangiatori di fantasia” delle nuove generazioni: i testi argomentativi.

Immaginando una tranquillissima giornata di vacanza di un adolescente medio basta puntare la sveglia circa alle undici e mezza, poi consumare una breve colazione che precede il pranzo dell’una per essere pronti ad affrontare un paio d’ore intense alla spiaggia. E dopo, armandosi di coraggio, sopportare il caldo torrido, la sabbia incandescente ed i vecchietti che gridano ai nipoti; tuttavia nessuno dei giovani sembra rendersene conto nel momento in cui con gli amici organizza un torneo di beach volley a mezzogiorno.

Non bisogna pertanto stupirsi se, nel momento del ritorno a casa verso le sei di sera, dopo aver fatto una doccia ed essersi seduti in camera col ventilatore acceso, un foglio bianco, che dovrebbe accogliere l’inchiostro, rimanga, con sconcerto del ragazzo, immacolato. D’altronde tutti i problemi di cui i giovani stessi si fanno paladini durante l’anno come lo sfruttamento minorile, il cambiamento climatico e anche la fame nel mondo vengono come per magia dimenticati dopo un giorno di sole e mare. Pertanto il problema non è più trovare le argomentazioni, ma diventa la vera impresa ricercare una tesi da sostenere.

Ecco perchè, in quel momento, i ragazzi che studiano per passione mettono in dubbio tutte le loro scelte di scuola pensando se non sia meglio rinunciare finchè si è in tempo e quelli che lo fanno generalmente per dovere (quindi per diplomarsi con buoni voti) arrivano alla conclusione che forse un voto in meno di Italiano non è così grave, ma che anzi è facilmente recuperabile con Educazione Fisica.

E infine dopo un’ora contemplativa del suddetto foglio non resta altra strada se non “chiedere a Google” un argomento e a Chat GPT il testo.

Redazione



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