STAE, la mamma delle auto elettriche

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C’era una volta l’auto elettrica, un’epoca in cui il motore a scoppio non aveva ancora definitivamente preso il sopravvento sull’elettrico. All’alba del XX secolo, c’era già un forte interesse per i motori ibridi, che combinano l’energia elettrica con il motore a combustione interna. Questa soluzione permetteva di sfruttare i vantaggi dell’elettrico, come la silenziosità e l’assenza di emissioni, insieme alla maggiore autonomia offerta dal motore a scoppio. In quegli anni, il buon successo commerciale spingeva la francese Krieger, specializzata in veicoli elettrici e “ibridi”, ad aprire una succursale a Torino. Nel 1907, questa succursale prese il nome di STAE (Società Torinese Automobili Elettriche).

Nonostante l’entusiasmo iniziale, l’avventura della STAE durò solo pochi anni, fino al 1913. Una delle testimonianze di quel periodo è l’auto esposta al Museo dell’Automobile di Torino. Donato da Silvio Simeon, questo veicolo riprende le linee tipiche dell’epoca, nascondendo sotto un falso cofano motore il pacco batterie Tudor, che permetteva un’autonomia di 80-90 km. È un esempio affascinante di come la tecnologia elettrica fosse già in grado di offrire prestazioni e autonomia considerevoli anche all’inizio del XX secolo.

Guardando al futuro, le prospettive per le auto elettriche sono promettenti. Con i progressi tecnologici e l’attenzione crescente per l’ambiente, sempre più persone e aziende si stanno orientando verso veicoli elettrici. Le auto elettriche moderne offrono autonomie sempre maggiori, tempi di ricarica più rapidi e una rete di infrastrutture di ricarica in continua espansione. Inoltre, le politiche governative e le normative ambientali stanno incentivando la transizione verso la mobilità elettrica. Secondo le previsioni degli esperti, il numero di auto elettriche sulle strade continuerà a crescere rapidamente nei prossimi anni.

Si prevede che entro il 2030, la maggior parte delle nuove auto vendute sarà elettrica. Questo rappresenta una grande opportunità per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città. La storia della STAE e il Museo dell’Automobile di Torino ci invitano a riflettere sull’importanza della mobilità elettrica nel corso dei decenni e sulle prospettive future. C’era una volta l’auto elettrica, ma oggi possiamo rendere questa storia una realtà sostenibile per tutti, contribuendo a un futuro più pulito e sostenibile per le generazioni future.

 

 

Jacopo Covolan



Il Salice

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