L’importanza della comunicazione non-verbale
“La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto” – Peter Drucker
La comunicazione non verbale è il trasferimento di informazioni attraverso impulsi indiretti come il linguaggio del corpo, la postura, le espressioni facciali e il contatto visivo. Si iniziarono ad effettuare degli studi a partire dal 1872, con la pubblicazione de “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali” del naturalista e biologo Charles Darwin. Da quel momento in poi, molte ricerche si concentrarono sullo studio di tutti quei segnali impercettibili, e talvolta involontari, che accomunano la maggior parte degli esseri viventi e che permettono di capire le diverse sfumature che contengono un discorso.
Le espressioni facciali giocano un ruolo fondamentale in ambito comunicativo: sono la prima cosa che vediamo, ci preparano all’eventualità che ciò che le altre persone hanno da dirci sia positivo o negativo, e tutte queste informazioni ci vengono date da un semplice sorriso o un movimento di ciglia. La gestualità è ritenuta così incisiva in un discorso da diventare una tattica che in alcune aule di tribunale viene utilizzata dagli avvocati nel tentativo di minare alla credibilità dei testimoni o dell’avvocato avversario. La postura del corpo può farci dedurre se la persona con cui si sta interagendo si senta a proprio agio o al contrario sia in uno stato di tensione.
La comunicazione non verbale gioca un ruolo molto importante nel modo in cui trasmettiamo le informazioni agli altri, così come nel modo in cui interpretiamo le azioni di coloro che ci circondano. Ciò che una persona dice effettivamente insieme alle sue espressioni, aspetto e tono di voce potrebbe dirti molto su ciò che quella persona sta davvero cercando di dire.