Benvenuti a Valsalice – Marco Moncalvo
di Raffaella Romano e Isabel Rolle
A Valsalice un nuovo e giovane docente di Matematica e Fisica si prepara a entrare nelle aule del liceo, portando con sé una grande passione per ciò che insegna e una visione fresca sulla formazione degli studenti, dimostrando che la Mate e Fisica non sono solo una serie di formule e teoremi, ma anche un modo per divertirsi.
Il Salice ha così fatto quattro chiacchiere con Marco Moncalvo, prof. in 1a Classico B, 1a Scientifico B e 2a Scientifico B
Aveva intenzione di diventare insegnante già da piccolo?
Da piccolo prima di intraprendere gli studi matematici e poi di insegnare nei licei, avevo due grandi desideri: il primo era di diventare benzinaio sia per l’odore della benzina sia perchè credevo che avrei guadagnato molto. Poi con la crescita, alla fine del Liceo Scientifico, provai a diventare pilota di aeronautica militare, ma un problema alla vista non me lo permise.
Come si è appassionato alla matematica?
Grazie a mia madre, professoressa di Matematica e Fisica, tanto da ripercorrere i suoi passi dopo l’Università di Ingegneria.
Qual è la sua prima impressione generale di Valsalice? Cosa trova che Valsalice abbia di diverso dalle altre scuole che ha frequentato?
La sua prima impressione è “molto positiva”, non solo dal punto di vista della struttura, ma soprattutto del corpo docenti: ho trovato una bella amalgama. Mi sono trovato molto bene anche con gli studenti perché rispetto alle altre scuole riscontro che hanno voglia di imparare e sono molto educati. Ciò che Valsalice ha di diverso è di sicuro l’attenzione alla persona e alla valorizzazione del rapporto umano: la mia opinione è che sia fondamentale educare la persona oltre che arricchire le proprie conoscenze.
Quale deve essere secondo lei la principale dote di un docente?
Farsi vedere voglioso di fare e appassionare gli studenti. Bisogna ricordare che un docente non è infallibile e che oltre a insegnare può imparare anche dai propri errori. Il mio obiettivo come professore è quello di rendere i ragazzi felici e appassionarli alla Matematica e alla Fisica.
Il suo argomento preferito da insegnare?
La goniometria perché apre un mondo rispetto agli argomenti del primo anno e rispecchia la vita, poiché, come in una circonferenza, tutto ritorna.
Ha qualche hobby?
Molteplici ma da quando è nato mio figlio, che ha ormai 6 mesi, ho dovuto ridimensionare due mie grandi passioni, ovvero il calcio, in cui giocavo in una squadra quasi a livello professionale, e stare con gli amici.
Che genere di musica ascolta? Il suo/la sua cantante preferito/a?
Il genere di musica può variare, solitamente è un mix di De Andrè e Marco Masini perché più che musica è poesia.
Il suo film e attore/attrice preferito/a?
“La Migliore Offerta” di Tornatore che tratta di un collezionista di quadri che viene truffato. Un genere thriller e giallo psicologico che preferisco perché come nella matematica bisogna trovare una soluzione a un problema attraverso la logica. Il mio attore preferito è invece Leonardo Pieraccioni, (infatti suo figlio si chiama Leonardo per merito suo, ndr), perché unisce comicità e passione per il mondo teatrale, così come il professore cerca di fare in classe.
Il suo sport preferito?
In generale preferisco praticare sport di squadra come il tennis o il beach volley con gli amici, perché è solo con loro che riesco veramente a divertirmi.
Il suo libro preferito?
Inkiostrik (Il Mostro dell’Inchiostro), letto per la prima volta alle elementari e da lì ho iniziato ad apprezzare la lettura senza viverla come un’imposizione.
Come e dove si vede tra 10 anni?
Spero di continuare a insegnare ma per farlo mi sono posto una condizione, cioè mantenere la stessa passione che ho oggi per la Matematica e la Fisica ma soprattutto riuscire a trasmetterla. Spero di trovarmi in un luogo felice e divertente, dove si possa lavorare bene perché come disse Confucio “Fai un lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita.”