Il valore del silenzio
Definire “silenzio” con una semplice proposizione è difficile, pressoché impossibile, sebbene tutti conoscano precisamente il significato del termine. Comunemente con “silenzio” si intende una condizione ambientale caratterizzata dall’assenza di suoni e rumori molesti, ma è molto di più: è un valore, è una risorsa preziosa.
Viviamo in un’epoca dominata dal rumore, tra strade rimbombanti di motori, locali sovraffollati, musica sempre alta nei negozi e televisioni sempre accese in casa. La società contemporanea sembra aver sviluppato una sorta di dipendenza dal rumore continuo, che viene spesso percepito come rassicurante. Alcune persone temono il silenzio, poiché ritenuto inquietante e quasi spettrale rispetto alla colonna sonora quotidiana di clacson e automobili che scandisce la nostra esistenza e ci accompagna durante l’avventura della vita, distraendoci da un senso di isolamento (anche se non bisogna essere necessariamente soli per praticare il silenzio).
Travolti dall’impetuosa frenesia della quotidianità, spesso dimentichiamo la straordinaria fonte di ricchezza che può offrire un momento di quiete: da un semplice spazio di riflessione, di intimità e di confronto con la propria persona è possibile approfondire la conoscenza, di sé, dei propri sentimenti, si possono chiarire le idee e trovare soluzioni a problemi personali, che sono soffocate dal brusio continuo della vita.
Oggi il silenzio è un valore raro: sono pochi i momenti in cui non c’è alcun rumore, sono rari gli attimi di quiete durante il giorno, tra traffico, lavoro e studio, ma non è così raro il silenzio all’interno di un museo, di fronte ad un’opera d’arte o alla bellezza della natura: anzi, è il più grande indice di ammirazione e di estasi.
Il silenzio favorisce la realizzazione di capolavori, facilitando la concentrazione necessaria per la creazione di una qualunque forma d’arte, dalla composizione musicale alla scrittura letteraria. Il silenzio accompagna l’arte, la meditazione e la saggezza.
Prendersi un momento di silenzio prima di continuare una conversazione può valorizzare la propria parola per dare maggiore peso e considerazione ad ogni vocabolo utilizzato e per prendere decisioni più sagge e ponderate. In un mondo in cui tutti parlano e pochi ascoltano, si riscopre il silenzio non solo come assenza di parole, ma come fonte di crescita spirituale e meditazione e sorgente di sapienza.