Diario, il rifugio sicuro
di Andrea Barbero
Un elemento da sempre vicino all’uomo è il diario, “amico” che tiene in sé tutti i nostri più profondi segreti ed esperienze che sentiamo il bisogno di condividere con qualcuno senza però rischiare che vengano diffusi agli altri. In altri casi i diari sono stati scritti per fornire testimonianze dirette riguardo avvenimenti storici come ad esempio il famoso diario di Anna Frank. Come tutti gli oggetti di uso quotidiano il diario ha subito un’evoluzione in ambito tecnologico arrivando ad essere nei nostri computer, telefoni e tablet; questo sviluppo ha fuso insieme il concetto di diario con i social, dando vita al blog: una forma di comunicazione che si basa sul condividere esperienze proprie, come se fosse un diario, ma leggibili dagli utenti sul web.
I blog hanno successivamente subito varie modifiche diventando vlog, video blog, e, in seguito, i social hanno preso il sopravvento. Su questi ultimi però non è cambiato il modo di comunicare. Infatti chiunque possegga un account su un social può condividere foto e messaggi scritti proprio come in un blog; questi cambiamenti hanno cambiato anche l’idea di condivisione di esperienze poiché, con i nostri post, miriamo a mostrare ai nostri followers tutto ciò che facciamo cercando di ottenere la approvazione dagli altri facendoci vedere come non siamo realmente, mettendo maschere sperando di essere accettati; in questo modo raccontiamo solo ciò che vorremmo essere, ipotizzando una versione di noi stessi che non coincide con chi siamo realmente e ciò, non solo confonde gli altri su chi siamo realmente ma, come effetto collaterale, fa smarrire la nostra vera essenza.
Il diario tradizionale, in questo modo, conserva una sua unicità: è un luogo intimo e personale, immune dai giudizi esterni e dalle influenze sociali. Scrivere su un diario di carta permette di riflettere con calma sui propri pensieri e sentimenti, senza la pressione di dover apparire in un certo modo. Inoltre, il gesto fisico di scrivere a mano può avere un effetto terapeutico, aiutando a elaborare emozioni e esperienze in modo più profondo e consapevole.
Nonostante l’evoluzione tecnologica, molti continuano a preferire il diario tradizionale per la sua autenticità e la sua capacità di offrire un momento di pausa dalla frenesia digitale. In un mondo sempre più interconnesso, il diario cartaceo rappresenta un’oasi di tranquillità, un rifugio sicuro dove poter essere se stessi senza filtri o maschere. Inoltre, il diario tradizionale ha un valore storico e culturale inestimabile. Pensiamo, ad esempio, ai diari dei grandi scrittori e pensatori del passato, che ci offrono uno sguardo unico sulle loro vite e sulle loro epoche. Questi documenti non solo ci aiutano a
comprendere meglio il loro pensiero, ma arricchiscono anche la nostra conoscenza storica e
umana.
Dunque, nonostante l’avvento dei blog, dei vlog e dei social media, il diario tradizionale mantiene una sua rilevanza e un suo fascino particolare. Esso continua a essere un prezioso strumento di introspezione e autoespressione, capace di preservare l’autenticità dell’esperienza umana in un mondo in costante cambiamento.