Le finestre sull’inconscio
di Elisa Maneglia
A tutti è capitato almeno una volta di sognare e di ripensare al sogno cercando di capire, al di là della bizzarria o dell’assurdità, il perché sia stato fatto e soprattutto il suo significato. L’uomo infatti è sempre stato affascinato dai sogni poiché rappresentano un enigma complesso e multiforme. Da un lato infatti, essi si manifestano come espressioni irreali durante il nostro sonno, ricchi di simbolismi e significati nascosti; dall’altro invece, essi incarnano le aspirazioni e i desideri che nutriamo nel periodo di veglia. Per tal motivo bisogna tenere in considerazione che entrambe le dimensioni dei sogni, sia quella notturna sia quella diurna, pur essendo apparentemente distinte, condividono una profonda connessione, radicata nel nostro inconscio.
Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, ha dedicato gran parte della sua opera a svelare i misteri legati ai sogni notturni. Egli sosteneva che i sogni fossero la “via regia” per accedere al proprio inconscio, ovvero la dimensione della psiche dove si celano desideri repressi e conflitti irrisolti. Interpretare i sogni dunque, secondo Freud, significa proprio decifrare il linguaggio simbolico dell’inconscio, portando alla luce ciò che la mente cosciente tende a censurare. In questa prospettiva perciò, i sogni non sono solamente fenomeni casuali, ma soprattutto strumenti preziosi capaci di farci comprendere meglio.
Parallelamente però, ci sono anche altri sogni oltre a quelli notturni, ovvero quelli ad occhi aperti, ossia le nostre ambizioni e speranze per il futuro, le quali rappresentano una grande forza motrice nella nostra vita quotidiana. Esse infatti spingono l’uomo a migliorare, a superare i propri limiti e a perseguire gli obiettivi che danno significato alla sua esistenza stessa. Senza sogni perciò, la vita del soggetto rischierebbe di ridursi ad una routine priva di scopo e di entusiasmo, scenario alquanto negativo.
Bisogna evidenziare anche come i sogni abbiano una funzione molto importante nella nostra salute mentale e nel benessere. infatti, Durante il sonno REM (Rapid Eye Movement), fase in cui i sogni sono più vividi, il cervello lavora per elaborare le esperienze vissute durante il giorno, consolidare la memoria e gestire le emozioni. Questo processo è essenziale per mantenere l’equilibrio emotivo e cognitivo dell’uomo, andando nel caso in cui ci fosse la privazione del sonno REM, a di provocare disturbi legati all’umore, problemi di memoria e difficoltà di concentrazione.
Certamente i sogni svolgono anche un ruolo fondamentale nel mantenere viva la creatività e l’innovazione. La capacità di immaginare scenari alternativi e soluzioni innovative è strettamente legata alla facoltà di sognare: Molti artisti, scienziati e imprenditori attribuiscono le loro idee più brillanti a momenti di ispirazione onirica, basti pensare alle grandi conquiste dell’umanità, dalle scoperte scientifiche alle opere artistiche, nate spesso dal frutto di sogni visionari che hanno ispirato individui a sfidare l’impossibile. Dunque i sogni, non sono solo una fuga dalla realtà, ma anche un mezzo per esplorarla da prospettive nuove e inaspettate.
E’ evidente quindi che i sogni rappresentino una componente essenziale della nostra esistenza, andando non solo ad arricchire la nostra vita interiore, ma anche a guidare le nostre azioni nel mondo esterno. che si tratti di sogni notturni o di aspirazioni diurne, perciò, poco importa, poiché essi in ogni caso offrono sia una finestra sull’inconscio sia un motore per le nostre ambizioni; l’interpretare e il perseguire i propri sogni con realismo e resilienza, diventa così una delle sfide più affascinanti e gratificanti che l’essere umano possa affrontare.