Le luci rosse si spengono ancora
La corsa di Formula 1 che si è tenuta sabato 2 marzo in Bahrain ha dato ufficialmente il via alla lunga serie di weekend impegnati che ci attendono nel corso della stagione 2024. La sana tensione di inizio aveva cominciato a farsi sentire già durante i primi giorni di febbraio con le presentazioni delle monoposto e soprattutto con l’eclatante notizia che Lewis Hamilton sostituirà lo spagnolo Carlos Sainz nel 2025, coronando così il sogno di ogni pilota: ottenere un sedile nella storica Scuderia Ferrari. Dunque, dopo dodici stagioni, il sette volte campione del mondo abbandonerà la Mercedes per diventare ufficialmente compagno di squadra di Charles Leclerc. Il talento fiorente monegasco sarà quindi affiancato da un ferrato ed esperto Hamilton e ci si chiede a questo punto chi diventerà primo pilota del team rosso, se un futuro che sta germogliando o un passato segnato dai successi.
Tra le novità, in griglia sono comparsi nuovi nomi: Kick Sauber e Visa Cash App RB Formula One Team. La prima ha infatti sostituito l’Alfa Romeo dopo che quest’ultima ha abbandonato il marchio svizzero Sauber, pronto ad un nuovo accordo di sponsorizzazione con la piattaforma di streaming Kick.com. La nuova alleanza ha portato alla nascita della squadra che ha sfoggiato per la prima volta in pista la sgargiante vettura verde fluo. AlfaTauri si è invece trasformata in RB scegliendo come piloti Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda.
I piloti hanno verificato le capacità delle proprie monoposto nei test invernali che si sono tenuti tra il 21 e il 23 febbraio a Sakhir e in questo modo hanno potuto trovare il giusto equilibrio in vista della prima gara. Quest’ultima si è insolitamente disputata di sabato e la decisione di anticipare il via di un giorno è stata presa a causa dell’inizio del Ramadan, che non poteva coincidere con la domenica di gara. Le qualifiche quindi si sono svolte il venerdì e all’esordio del Q1 sono spuntate in pista le due Ferrari che hanno dato dimostrazione fin da subito del grande progresso rispetto all’anno passato. Infatti, Carlos Sainz ha concluso la prima sessione di qualifiche al primo posto come l’anno scorso, ma i tempi dei due giri secchi, separati da una sola stagione, hanno un distacco di un intero secondo.
Generalmente si è notato come tutti i team abbiano compiuto un grande passo avanti, ma il leone Max Verstappen è ancora evidentemente irraggiungibile. In Bahrain, infatti, ha mantenuto il primo posto nel corso di tutti i cinquantasette giri e il gap finale con il compagno Perez, che ha concluso in seconda piazza, corrispondeva circa a ventidue secondi. È lampante a questo punto come, guidando la stessa vettura, la differenza è effettivamente fatta dal pilota e con Max la competizione è praticamente inesistente. Inoltre, Leclerc si è trovato in una situazione di difficoltà a causa di un problema con i freni che si è manifestato fin dai primi minuti dalla partenza e che gli ha reso l’intero corsa ardua, a differenza di Sainz che è stato in grado di gestire un buon weekend e di salire addirittura sul podio subito dopo la doppietta Red Bull. La Ferrari, secondo i risultati di test invernali, qualifiche e gara in Bahrain, sembra essere il secondo team più solido e siamo fiduciosi nei buoni propositi di Frederic Vasseur per essere spettatori di battaglie in pista che ci facciano palpitare.