Salone del libro, tra romanzo e intelligenza artificiale
In data 10 maggio 2024 la redazione del Salice si è recata al Salone del Libro, evento annuale che ha luogo a Torino al Lingotto. Il Salone presenta una vasta gamma di stand, gestiti da case editrici e permette a molti scrittori emergenti di esporre al pubblico i propri scritti. Una volta arrivati al Salone, la redazione ha preso parte a varie conferenze, ognuna riguardante una tematica diversa. Una di quest’ultime ad aver lasciato un segno è stata quella sull’intelligenza artificiale, tenuta da Luca Ray Bianchi, scrittore emergente dell’avvincente libro fantascientifico ” La sindrome di Olbers”.
Il libro tratta della storia di Argo e Talita, due adolescenti, i cui destini si intrecceranno dal momento che Argo, studente brillante e presuntuoso, sogna di andare sulla Luna, luogo in cui vive l’affascinante aliena Talita. Per raggiungere il suo sogno, Argo si trova obbligato a dover ospitare sulla Terra la bella extraterrestre Talita per un paio di settimane. In un primo momento, la loro convivenza si muove tra aspri litigi, drastiche divergenze d’opinione e tra dialoghi riflessivi pacifici sulla vita. Tutto ciò condurrà entrambi ad acquistare la consapevolezza di quanto la loro visione della vita sia limitata e chiusa. In seguito, lo scrittore ha fornito un’analisi dettagliata sugli stati d’animo dei personaggi e di come quest’ultimi interagiscono tra di loro, attraverso dialoghi teatrali e appassionanti.
Bianchi ha aggiunto che per la stesura del suo romanzo, ha tratto ispirazione da molti fumetti a tema fantascientifico, tra cui Topolino, Star Trek e Star Wars.
Il romanzo merita di essere letto in quanto tratta tematiche di attualità che contribuiscono a rendere il lettore più cosciente su quanto l’intelligenza artificiale influenzi la vita e di come essa costituisca oramai un elemento essenziale senza il quale non si riesce più a vivere. Questa è dettata dal progresso che ha portato l’uomo a distaccarsi dalla natura e a dai contatti sociali.