Jack Nobile e Hyde senza trucco
di Cecilia Blunda e Serena Xu
Sabato 17 settembre si è svolto al Teatro Agnelli l’evento di magia e beneficenza “Magia per la Vita” con ospiti Jack Nobile e Hyde, due illusionisti molto noti sul web. I giovani talenti condividono la passione per la magia sui loro canali Youtube attraverso numeri e trucchi originali. Jack ha una predilezione per le carte e i rompicapo e con le sue storie sorprende da anni sempre il suo pubblico; mentre Hyde e il cubo di Rubik sono inseparabili.
Le redattrici del Salice Alice Ferri, Cecilia Blunda e Serena Xu hanno preso parte alla conferenza stampa potendo quindi intervistare i due ospiti.
Poco prima dell’inizio dello spettacolo, tra i preparativi e le prove sul palco, è stato possibile fare qualche domanda ai due maghi.
Quali sono le maggiori differenze tra una performance su YouTube e una dal vivo?
Sono due linguaggi completamente diversi, si parla di performance verticale e orizzontale. Sul palco è verticale, è come se fosse una partita di tennis, lo sguardo va da un lato all’altro; nel video invece è orizzontale, come in una partita di ping pong, rimani fermo e muovi solo gli occhi.
Che ruolo ha l’editing nel vostro lavoro?
Per come facciamo noi magia, non abbiamo mai utilizzato l’editing, secondo noi non è un modo corretto. Credo che una magia in editing si noti subito. Una questione diversa è quella della prospettiva, utilizzata in video tanto quanto dal vivo, l’inquadratura della videocamera spesso è parte di un trucco di magia, quindi perchè non sfruttarla?
Hyde, è nata tempo fa una polemica su un tuo trucco con il cubo di Rubik in cui si pensava che ci fosse dell’editing, cosa ne pensi?
Io non ho mai utilizzato l’editing, si trattava di un effetto che al tempo era ancora nuovo, si basa su un principio che dava un’illusione ottica molto potente, i cosiddetti effetti visual, quindi anche dal vivo dava un effetto “editing”, normale quindi che sorgesse una polemica del genere.
Come avete capito di voler intraprendere questa strada e come hanno reagito i vostri parenti e amici?
Hyde: la reazione generale è stata abbastanza positiva. All’inizio nessuno ti prende seriamente essendo un gioco e molti ti prendono addirittura in giro. I miei genitori, in particolare mia mamma, mi hanno sempre appoggiato. Poi la cosa è diventata più seria e per fortuna non ho mai avuto mai freni per esprimermi.
Jack: Per me è stato un po’ diverso, non avevo molti amici quindi la magia è stato un mezzo importante per fare amicizia; da parte della famiglia invece ovviamente le prime volte c’era un po’ di scetticismo, ma nel vedere i risultati, come i molti ingaggi e i guadagni, iniziano ad avere più fiducia, ma questo per la magia come per l’università o il lavoro.
Quanta importanza ha e quanto tempo richiede l’esercitazione che precede un trucco di magia?
Hyde: Allenarsi è fondamentale, anche se un tempo ci allenavamo molto più su aspetti tecnici, come il posizionamento delle mani e delle carte perfetto, tanto da diventarne maniacali; attualmente abbiamo spostato il nostro allenamento più sull’esibizione a tutto tondo, quindi il modo di esprimersi, di parlare, insomma, ciò che rende un trucco magia.
Jack: prima ero molto ossessivo in questo. Ora di meno. Se non tocco per un mese le carte, comunque c’è ancora la memoria muscolare, ma con le sabbie è diverso, passa una settimana e sembra sia passata una vita. Infatti da poco disegno sulla sabbia, ma richiede molto più esercizio. C’era una frase che diceva: ”Il talento non è niente senza il duro lavoro.”
Cosa ne pensate delle produzioni cinematografiche sulla magia?
Dal punto di vista storico, parlando di The Prestige, non tutto è veritiero, ma parlando di ciò che trasmette è la vera magia, il trucco è la vita del mago non quello che fa in scena. “Now You See Me” è più fantasioso, ma porta all’estremo qualcosa di veramente fattibile, tant’è che le mani che appaiono nelle scene sono di veri prestigiatori.
Qual è il rapporto tra magia e psicologia al di fuori dell’ipnosi?
L’ipnosi è qualcosa di diverso dalla psicologia, nonostante sia collegata ad essa, vuol dire abbassare il livello di coscienza dell’altro, che può essere fatto con la parola con il movimento, in un certo senso anche i dittatori ipnotizzano. Quello che invece facciamo noi è governare l’attenzione, manteniamo lo spettatore attento, ma dalla parte sbagliata, se infatti prestasse attenzione nella parte giusta ci svelerebbe, ma deve essere vigile per potersi godere lo spettacolo.
Dato che su Youtube fate anche tutorial, che significato ha per voi svelare un trucco?
Si tratta di svelare e insegnare, che sono due concetti completamente diversi. Svelare è far capire com’è un trucco, far vedere che si è capaci, mentre insegnare è spiegare come poterlo ripetere nei migliori dei modi, che storia ha, chi lo ha creato, come puoi migliorarlo. Svelare non ti appassiona, insegnare sì.