Presi per la gola
di Edoardo Pavesio
E’ in libreria un libro molto interessante “Sale, zucchero e grasso”, un breve racconto, che descrive come le grandi multinazionali del cibo siano in grado attraverso l’utilizzo di tecniche di marketing e tecniche scientifico-alimentari di attirare i consumatori verso alcuni alimenti e dare loro, addirittura, una vera e propria dipendenza. Il libro ha ovviamente fatto riflettere sul problema del “junk food”, il cibo spazzatura, che spesso è diverso da come la pubblicità ce lo mostra.
La lettura fa riflettere su come non sia poi così difficile illudere i consumatori che questi alimenti, spesso poco salutari e in certi casi persino cancerogeni, in realtà siano buoni e addirittura salutari; capire quanto possa essere facile ingannare i consumatori fa riflettere su come per noi giovani, che siamo ancora più ingenui ed inesperti, il problema sia ancora più complesso. Per tutti quanti oramai l’accesso a merendine, succhi e bibite gassate è davvero facile: dal carrello virtuale a quello del supermercato, tutto è posizionato in bella vista e inscatolato in modo appetitoso, per farci credere che i prodotti siano fatti con ingredienti freschi e di qualità. In realtà in molti casi il prodotto dal bell’aspetto che ci viene venduto è il risultato di una miscela di coloranti e conservanti, ma il gusto è talmente invitante che la pigrizia della lettura dell’etichetta viene superata dalla golosità del palato.
Tutti attenti al cellulare, ai videogiochi e a tutto quello che nella velocità farebbe risparmiare tempo e che ci dà una gratificazione istantanea, così che alla fine non troviamo neanche un attimo per leggere cosa stiamo mangiando. Quindi non possiamo certamente scaricare tutta la responsabilità alle scritte piccole e alla nostra poca capacità di valutazione ma sicuro è che sarebbe meritevole essere meno pigri e fare due conti perché la matematica delle calorie non è un’opinione.
Un altro aspetto sul quale è utile riflettere è lo sport, importante per la salute non solo fisica ma anche mentale. I videogiochi e il cellulare sono diventati competitor anche della partita di pallone all’aria aperta con gli amici. La pigrizia vince spesso, visto che è molto più facile allungare una mano sulle merendine mentre si sta guardando un film, piuttosto che uscire di casa ed andare ad allenarsi in palestra. Rivalutare una sana attività fisica e un’alimentazione più sana può giovare tantissimo sul nostro corpo. Sostituire dunque questa comoda pigrizia da cellulare con una scomoda ma più salutare attività completa sulla nostra salute, può sembrare a volte meno appetitoso ma certamente i risultati non sono solo incredibili ma anche duraturi.