Norris campione, Verstappen a testa alta

Yas Marina non perdona. Sotto i riflettori del circuito più sfarzoso del mondo, la Formula 1 ha chiuso la sua stagione 2025. Non è stata una semplice domenica di sport, ma un thriller psicologico a 300 all’ora. Mentre i fuochi d’artificio illuminavano la notte ad Abu Dhabi, nei paddock si tiravano le somme di un anno lunghissimo, fatto di colpi di scena, strategie al limite e nervi tesi.
Fin dall’inizio la stagione ha mostrato un chiaro padrone: la McLaren. Con entrambi i piloti a lottare costantemente in cima alla classifica, il team di Woking ha costruito una macchina equilibrata, potente e straordinariamente affidabile. Per metà stagione il titolo mondiale sembrava già assegnato, ma proprio quando il destino appariva già scritto, Max Verstappen, da campione vero qual è, ha deciso che non era il momento di arrendersi. Con una Red Bull in crescita e con un team eccezionale alle spalle, l’olandese ha iniziato una rimonta straordinaria, trasformando la sfida per il titolo in un duello appassionante e combattuto fino all’ultima curva.

(foto Guy Percival)
Il Gran Premio di Abu Dhabi è stato l’atto finale perfetto. Lando Norris, forte di un vantaggio costruito con una costanza ammirevole, aveva bisogno di un piazzamento sul podio per blindare il titolo contro Verstappen. La partenza ha visto Max in testa, con Oscar Piastri subito aggressivo su Norris. La gara dell’inglese è stata una prova di nervi d’acciaio, dovendo resistere agli attacchi incessanti di Charles Leclerc, gestendo il traffico dopo la sosta e affrontando momenti cruciali, come il duello wheel-to-wheel con Yuki Tsunoda.
L’episodio chiave è arrivato al 24° giro, quando Norris ha superato Tsunoda: l’investigazione per un possibile track limit ha tenuto tutti con il fiato sospeso, ma la penalità di 5 secondi è stata inflitta solo a Tsunoda per aver ostacolato il pilota avversario. La strategia impeccabile della McLaren ha visto Piastri fare da perfetto scudiero, creando un cuscinetto essenziale. Negli ultimi giri, a Norris è bastato gestire il margine su Leclerc (che ha chiuso quarto) per assicurarsi il terzo posto, e con esso, il suo primo Campionato del Mondo Piloti. Solo due punti hanno separato Norris (423) da Verstappen (421) al traguardo finale.
La McLaren ha vinto il mondiale costruttori e Norris il titolo piloti, ma la vera emozione è stata vedere come Max, con tenacia e lucidità, abbia tenuto vivo un campionato che sembrava chiuso, ricordando a tutti che ci si deve sempre credere fino alla fine.

(foto Guy Percival)
Le Pagelle dei Piloti 2025
Lando Norris 9.5: Stagione mostruosamente costante. Non sempre il più veloce, ma il più freddo e lucido. Gestione gomme da manuale, scelte tattiche vincenti. Titolo meritato.
Max Verstappen 9: Il pilota migliore e più determinato dell’anno. La rimonta estiva e autunnale è stata epica, trasformando una situazione di svantaggio in una lotta fino all’ultimo metro. Mentalità da campione vero.
Oscar Piastri 8.5: Talento cristallino, il più veloce in molte qualifiche, ma ancora con margini di crescita nella gestione della distanza. Un rodaggio rapido che lo posiziona come futuro contendente per il titolo.
George Russel 8: Stagione solida, pragmatica, intelligente. Ha fatto un ottimo lavoro gestendo una Mercedes non sempre all’altezza, guidando costantemente sopra il livello del mezzo e chiudendo come primo pilota del team.
Charles Leclerc 7.5: Dà tutto quello che può con una Ferrari incostante. Le sue qualifiche sono state spesso geniali, ma la vettura e le strategie hanno reso le gare meno semplici e i risultati incerti. Ha però sempre messo in pista il massimo.
Lewis Hamilton 6.5: Stagione inferiore alle aspettative altissime per il sette volte campione del mondo. Il suo primo anno in Ferrari è stato complicato da problemi di bilanciamento, fiducia ridotta e scelte strategiche non sempre vincenti, che hanno limitato il suo impatto.
Kimi Antonelli 6.5: Rookie molto promettente. Pulito, tecnico e preciso. Ha mostrato una capacità di apprendimento veloce, gestendo bene il ritmo e i momenti di pressione. Un ottimo inizio di carriera che conferma la scommessa vincente di Toto Wolff, su cui costruire il futuro Mercedes.
Alexander Albon 6: Stagione intelligente: fa punti quando può, sbagliando pochissimo. Ha confermato di essere un valore aggiunto per la Williams, massimizzando le opportunità nonostante i limiti evidenti della vettura.
Carlo Sainz 5.5: Tanta professionalità e pochi picchi di rendimento. Ha pagato un pacchetto tecnico Williams poco incisivo in molte occasioni. Un anno di transizione in attesa di definire il suo futuro.
Isack Hadjar 5.5: Talento puro, ma ancora troppo irregolare in gara. Ha mostrato guizzi di velocità, ma ha bisogno di imparare la gestione delle gomme e la costanza per tradurre la sua potenziale velocità in risultati concreti.
Nico Hülkenberg 5: Pilota esperto, solido e senza errori di rilievo. I limiti della vettura Kick Sauber lo hanno confinato in posizioni anonime, rendendo impossibile ambire a piazzamenti importanti, tranne a Silvertone.
Fernando Alonso 5: Classe immensa, ma con una vettura Aston Martin ingrata e spesso poco competitiva. La frustrazione è stata evidente in diversi weekend, ma la qualità della sua guida non è in discussione.
Oliver Bearman 4.5: Rookie in condizioni difficili con la Haas. Il suo talento è evidente, ma ha avuto troppo poco spazio per brillare e ha commesso qualche errore di inesperienza.
Liam Lawson 4.5: Alti e bassi continui. Veloce in alcune fasi, ma ha faticato a trovare la consistenza necessaria sul lungo periodo per la Racing Bull.
Yuki Tsunoda 4: Velocissimo a sprazzi, in particolare in qualifica, ma troppo discontinuo e incline a sanzioni e decisioni discutibili in gara. La sua stagione è stata segnata da troppa discontinuità.
Esteban Ocon 4: La Haas non lo ha aiutato e le sue prestazioni sono state non incisive. Si è trovato spesso nella mediocrità tattica della squadra, senza mai riuscire ad elevarsi.
Lance Stroll 4: Poca incisività, raramente protagonista in gara. Ha faticato a trovare la continuità mentale e di prestazione, posizionandosi spesso dietro il compagno Alonso.
Pierre Gasly 4: L’Alpine è stata in crisi per gran parte dell’anno, la sua stagione è stata condizionata da problemi tecnici e di performance fin dall’inizio.
Gabriel Bortoleto 4: Debutto complesso nella Kick Sauber, condizionato da un materiale tecnico limitato. Impossibile giudicarne il vero potenziale in queste difficili condizioni.
Franco Colapinto 4: Rookie alle prime armi con un team minore. Ha mostrato talento in alcuni tratti, ma è ancora troppo inesperto per incidere costantemente in Formula 1. Una stagione interamente dedicata all’apprendimento e all’adattamento.




