La poesia nell’aria, la poesia che è viva.

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La poesia viene spesso fraintesa come un’arte ormai obsoleta, troppo astratta per la vita frenetica e pragmatica che viviamo. La poesia viene spesso definita morta, dimenticata, noiosa.

La conferenza “I festival delle poesie” urla che tutte queste voci sono false: “La poesia è nell’aria” è il recente premio di poesia del comune di Castagneto.

Gli organizzatori del concorso hanno aperto la conferenza spiegando che, sentendo la poesia nei tramonti, nelle colline, nell’odore delle case e quindi nell’aria, questa voce li ha chiamati a organizzare un concorso per viverla ancora di più. Negli ultimi quattro anni gli argomenti sono stati la natura, l’amore, il tempo e il contrasto tra pace e guerra, e sono stati molteplici i ragazzi che hanno partecipato e che si sono cimentati nella scrittura poetica, spesso fraintesa come scrittura antica e dimenticata dai ragazzi.

Alla conclusione della conferenza, ho avuto l’occasione di fare qualche domanda a Letizia Papi, che da anni fa parte della giuria del concorso: le ho chiesto quale fosse, secondo lei, la caratteristica più importante in una poesia. Letizia Papi ha affermato che il punto chiave della poesia deve essere l’efficacia della parola: la parola può, anzi deve, toccare il lettore immediatamente, con una forza unica. La poesia poi deve avere musicalità, potenza, sensibilità, ma soprattutto una profondità efficace, in grado di penetrare il lettore.

Per i giovani, invece, consiglia di vivere la poesia nel modo più puro e sensibile, e, prima di scriverla e cercare di emularla, di leggerla e farsi travolgere dall’aria di poesia, proprio come richiama il titolo del premio.

Infine ho avuto anche l’occasione di scambiare due parole con Gian Mario Vitalta, giornalista e poeta, che, alla domanda sulla definizione della poesia, ha spiegato che questa è il linguaggio dell’anima, un’arte che spiega l’uomo e la sua grande complessità. La poesia, nello specifico, è lo spazio che si crea quando si ha in testa una sensazione particolare e si cercano le parole giuste per raccontarla, perché la poesia permette alle persone, alle sensazioni, ai dettagli, agli oggetti, di mostrarsi nudi da ogni pregiudizio.

Ha infine affermato che la poesia è ovunque, è un modo di interpretare la vita e di vedere le cose, e che tutti siamo poeti quando impariamo a guardare la vita da un altro punto di vista.

Dunque la poesia c’è, è nell’aria e in noi. E non si potrà mai definirla morta.

 

Costanza Castorina



Il Salice

Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


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