Il colore dei sogni

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Torino, con la sua ricca storia culturale, si è dimostrata il luogo ideale per ospitare una delle più grandi mostre dedicata agli impressionisti. Per la prima volta in Italia è stato possibile visitare un’esposizione che ha raccolto opere rappresentative di tutti gli artisti partecipanti alle 8 mostre impressioniste, tenutesi a Parigi tra il 1874 e il 1886.

La mostra “Impressionisti tra sogno e colore” presso il Museo Nazionale d’Artiglieria Mastio della Cittadella, durante il lungo periodo di allestimento ha registrato un record di visitatori, a conferma che le proposte di qualità sanno stimolare l’interesse e la partecipazione del pubblico. Attraverso la presentazione di circa 300 opere di più di 100 artisti, l’esposizione racconta le origini e la storia del movimento artistico nato in Francia nella metà del 1800 capace di rivoluzionare canoni e gusti dell’arte pittorica. Dalla notevole quantità di opere raccolte, il visitatore può comprendere quanto sia stato lungo e complesso il percorso di ricerca compiuto dagli artisti che, a partire dal classicismo di Ingres, attraverso il realismo di Courbet, sono arrivati alle originali realizzazioni impressioniste, proiettandosi verso il futuro le cui direzioni sono indicate da opere più contemporanee.

Per felice coincidenza sempre Torino, questa volta nel suggestivo contesto della Palazzina di Caccia di  Stupinigi, rende omaggio ad un eccezionale artista che ha molti punti di contatto con la pittura impressionista: Vincent Van Gogh.

Le sue opere straordinarie e il suo stile unico hanno catturato l’immaginazione di milioni di persone ed ora, grazie ai rapidi progressi della tecnologia, è possibile immergersi completamente nell’universo artistico del pittore attraverso Van Gogh Experience. Essa è un evento artistico capace di combinare arte, tecnologia e narrazione per creare un’immersione totale nel mondo dell’artista olandese. Utilizzando proiezioni panoramiche ad alta definizione, suoni coinvolgenti e un’ambientazione capace di ricreare le atmosfere delle sue opere, gli spettatori sono trasportati in un viaggio sensoriale che li avvicina al suo genio creativo e alla sua anima artistica.

Gli spettatori possono camminare tra le stanze, ammirare le opere d’arte da vicino e sentire la loro presenza in un modo completamente diverso e più intenso rispetto ad un museo tradizionale. Ogni stanza è progettata per trasmettere un’emozione diversa, dal caos creativo della “Notte stellata” alla tranquillità e serenità di “Mandorli in fiore”, solo per citarne alcune. 

Una delle sezioni più apprezzate è la virtual reality che consente al visitatore, tramite l’utilizzo  di un oculus di ultima generazione, di compiere un viaggio all’interno dei paesaggi che hanno ispirato le sue opere e di comprendere meglio la visione di Van Gogh e la sua lotta con la depressione e la solitudine.

Questo tipo di esperienza apre le porte a nuovi modi di esplorare ed interpretare l’arte e cerca di offrire una risposta al perché “prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni” (Van Gogh).

Chiara Porreca



Il Salice

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