La Generazione della Policrisi

Una delle tante conferenze disponibili della XXXVII edizione del Salone del Libro è stata “La Generazione della Policrisi”, presentata dagli esponenti di CNA Torino, una confederazione presente a livello nazionale, con lo scopo di tutelare gli interessi delle imprese artigiane.
L’incontro, presentato da Nicola Scarlatelli (Presidente di CNA Torino) e dai professori membri dell’organizzazione, Sonia Bertolini, Filippo Provenzano e Francesco Ramella, si concentra sul presentare l’approccio dei giovani sul mondo del lavoro analizzando diversi punti di vista, quali il rapporto tra giovani e tecnologia, l’attualità e la ragione dell’allontanamento dalla società di oggi.
Dopo questa breve introduzione del professor Provenzano, il professor Ramella mostra graficamente il declino demografico della popolazione giovanile piemontese a partire dai dati di inizio anni ’90, in cui si registrano 1.5 milioni di giovani, oggi 800 mila, dimostrando non solo di essere la sesta regione per invecchiamento in tutto il paese, ma anche un maggiore prolungamento della soglia del passaggio alla vita adulta: il 61% dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni vive ancora coi genitori.
In “La Generazione invisibile” di Ilvo Diamanti, il professore paragona la vecchia generazione con quella di oggi, definita “della policrisi”, per via dei tanti sconvolgimenti storici degli ultimi tempi, come la guerra in Ucraina, la pandemia e l’emergenza climatica, che hanno portato un aumento della visione pessimistica del mondo.
Successivamente la professoressa Bertolini ha approfondito il tema del senso del lavoro per i giovani e i cambiamenti avvenuti in questi anni. Uno dei dati più lampanti riguarda il Nit per la regione Piemonte, ossia la percentuale di giovani che non lavorano e non studiano, uno dei più alti in tutto il nord Italia, intorno al 20%, motivo per cui questa generazione viene definita come quella dei “quitters” all’interno del mondo del lavoro, motivo per cui solo ⅓ dei giovani porta avanti le imprese di famiglia, infatti il 55% dei gestori di queste attività ha più di 55 anni.
Cna ha deciso di avvicinarsi al mondo dei giovani attraverso un programma giovanile che consenta di avvicinare i giovani alle attività artigianali e di assecondare le loro proposte. Come spiegato dal presidente Nicola Scarlatelli, infatti, i giovani sono il nostro futuro e un loro allontanamento dal mondo del lavoro comporterebbe un declino veloce e inesorabile.