L’arte rubata

Screenshot_2022-06-30-18-46-33

di Sofia Peyron

Pochi giorni fa la fiera d’arte TEFAF è stata luogo di un tentato furto alla luce del giorno. Quattro uomini a volto scoperto, muniti di pistole, martelli e baschi in testa si sono infiltrati all’interno del palazzo dove si teneva l’evento. Lo stand della galleria londinese “Symbolic&Chase” è stato bersaglio dei ladri, che hanno tentato, a colpi di martello, di rubare dei preziosi orecchini posti all’interno di una teca; quando hanno realizzato di non riuscire a completare la loro missione sono fuggiti velocemente attraverso il ristorante allestito per l’occasione. I collezionisti ed esperti d’arte riunitosi per l’evento hanno subito pensato si trattasse di una performance organizzata da qualche artista ma ben presto si sono accorti che stavano assistendo a una vera e propria rapina, scatenando il caos in quella che doveva essere solo una semplice mattina da passare tra inestimabili opere d’arte.

Non è certo la prima volta che si assiste ad un furto compiuto all’interno dell’ambito dell’arte. Il più famoso è forse stato quello commesso dall’ italiano Vincenzo Peruggia, che spinto da un sentimento di patriottismo per il suo paese agli inizi del ventesimo secolo decise di rubare dal Louvre la Gioconda per portarla in Italia; con una lettera destinata ad un antiquario si offrì di venderla a patto che fosse esposta agli Uffizi,  ma proprio per colpa di questa lettera venne scoperto e arrestato. Altro caso conosciuto e ancora oggi irrisolto è il furto di tredici opere di artisti come Vermeer, Rembrandt, Manet e Degas nel museo di Boston commesso il giorno di San Patrizio da una coppia di ladri travestiti da poliziotti; tuttora rimane un mistero la fine che hanno fatto le opere e il motivo per cui siano state rubate quelle in particolare dato che all’interno del museo vi erano opere di maggior valore.

Proprio per questo mistero che li avvolge, i furti d’arte, singolari ed enigmatici, affascinano l’uomo più di qualunque altro crimine. L’individuo inizia a tormentarsi di domande, elaborando ipotesi, e si immedesima egli stesso nel caso aperto del furto cercando soluzioni o indizi. L’industria cinematografica ha quindi colto l’occasione per produrre film riguardo questo fenomeno come “The art of steal”, “ Red Notice”, “Entrapment” e “La migliore offerta” uno dei film più intricati e intriganti di sempre che fino all’ultima scena trasporta lo spettatore in una fitta nube di mistero.

Sotto tutto questo mistero però, i ladri o i committenti del crimine hanno le idee ben chiare riguardo le opere prese di mira e i motivi sono per loro molteplici. Uno dei motivi più semplici riguarda il denaro: infatti con la rapina di una sola opera d’arte di grande valore si ricavano milioni; un altro motivo, piuttosto bizzarro, è, come citato prima, un sentimento di patriottismo che porta il ladro a riportare al suo paese un quadro che pensa gli appartenga veramente; più maligno è invece il motivo per cui un’opera viene rubata a fine di usarla come ostaggio per ricattare lo Stato a cui appartiene; l’ultimo motivo, quello forse più egoista e megalomane, è il semplice fatto di voler l’opera tutta per sé per includerla nell’ennesima collezione clandestina in giro per il mondo.

Qualunque sia il motivo del furto d’arte, il colpevole rischia un severo processo e la prigione, anche se,  ammettiamolo,  tutti noi almeno una volta nella vita avremmo voluto  portare via da un museo una tela  per appenderla sulla parte del nostro salotto.

Redazione



Il Salice

Il “Salice” nasce nel 1985. Negli ultimi sette anni sono stati pubblicati più di 2000 articoli online.


Contattaci


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Potrai visualizzare la lista dei cookies attivi e revocare il consenso collegandoti alla pagina http://ilsaliceweb.liceovalsalice.it/cookie-policy. Per maggiori informazioni leggi la nostra Privacy Policy.

Chiudi